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La crisi allenta la morsa:
aperte 691 imprese in tre mesi

LAVORO - E' quanto risulta dai dati della Camera di commercio di Ancona. Dato sostanzialmente in linea con quello nazionale e regionale. Il presidente Giorgio Cataldi: "Concentrati sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione, che poi si traducono in capacità di internazionalizzare"

 

Giorgio Cataldi, presidente della Camera di Commercio di Ancona

 

Aumentano le imprese nell’Anconetano. Il secondo trimestre di quest’anno si chiude per la provincia con un saldo positivo rispetto all’andamento delle imprese: sono 46.477 le imprese registrate (40.688 le attive), nel periodo aprile-giugno 2017 ne sono state aperte 691, dato sostanzialmente in linea con quello nazionale e regionale e con quello provinciale dello scorso anno (anche se in leggera flessione). Come di consueto crescono soprattutto le società di capitale. Spicca il saldo dello stock del settore turistico (alloggio e ristorazione), pari a + 43. Anche il commercio chiude il trimestre in positivo con un saldo dello stock pari a +56. Seguono agricoltura, industria e costruzione.

«Se sul parlare di ripresa andiamo cauti, nonostante un quadro abbastanza positivo, – commenta il presidente della Camera di commercio di Ancona, Giorgio Cataldi – siamo invece assolutamente determinati nell’agire a favore delle nostre imprese, specie le piccole e micro che compongono il nostro tessuto territoriale, concentrandoci soprattutto sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione, che poi si traducono in capacità di internazionalizzare. Chi innova di più esporta di più e di solito è più sostenibile in termini sociali e ambientali. Ogni anno le analisi statistiche lo dimostrano, come l’ultimo rapporto “Io sono cultura” della Fondazione Symbola di cui siamo soci». «La nostra ultima indagine Movimprese – continua Cataldi – rivela anche che alla fine del secondo trimestre 2017 le startup innovative della provincia di Ancona sono 125, numero che rapportato alle società di capitale del territorio, collocano la provincia dorica al quarto posto tra le province italiane». Negli ultimi mesi, la Camera di commercio non ha inoltre ignorato l’emergenza sisma che, anche se ha riguardato direttamente i territori di Macerata, Fermo e Ascoli, ha provocato comunque danni indiretti anche nell’Anconetano. Pertanto la Camera, tramite il finanziamento di Unioncamere, ha pubblicato un bando sul sito dell’ente per l’assegnazione di voucher (valore complessivo di 130mila euro) destinati alle imprese di Fabriano e Cerreto D’Esi che potranno avvalersi dei fondi per realizzare piani di rilancio della propria attività.

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