
Massimo Bianconi
di Federica Serfilippi
Tre anni a Massimo Bianconi, due a Davide Degennaro, assoluzione per Vittorio Casale. È questo l’esito della sentenza emessa a tarda notte dal collegio penale, chiamato ad esprimersi sul procedimento che ha portato sul banco degli imputati i due manager e l’ex numero uno di Banca Marche con l’accusa di corruzione tra privati. Il verdetto è arrivato dopo circa dieci ore di camera di consiglio da parte del collegio penale presieduto dal giudice Giovanni Spinosa. Per Bianconi, per cui i pm avevano chiesto 4 anni di reclusione, la condanna è arrivata solamente per il secondo capo d’accusa, quello che riguardava gli accordi, sospetti secondo la procura, stretti con società riconducibili a Degennaro per un preliminare di vendita dell’immobile di via Archimede, ai Parioli di Roma, finito sotto sequestro nel 2015. Per questo filone, Bianconi è stato condannato a tre anni. Due anni, pena sospesa, per l’imprenditore barese. L’ex numero uno di Banca Marche, è stato invece assolto per l’operazione che aveva portato alla “Archimede 96”, società legata alla famiglia Bianconi, il palazzo dei Parioli, in un momento precedente alla tranche che ha riguardato l’affare con Degennaro. Nessun illecito, dunque, è stato ravvisato nelle manovre intraprese dalle due parti. Secondo le accuse iniziali, i tre manager tra il 2010 e il 2012 erano entrati in combutta per veicolare scambi di favori che potevano riguardare l’apertura di linee di credito, finanziamenti e facilitazioni anticipi d’Iva. Tutto, stando alle indagini della procura, sarebbe passato attraverso le operazioni di compravendita dell’immobile romano. In tutta l’inchiesta, Casale rimane l’unico assolto. “Per noi è una grande soddisfazione” ha commentato al termine dell’udienza la difesa del manager, rappresentata dagli avvocati Belli, Mercurio e Volo.
Corruzione, la procura chiede 4 anni per l’ex dg Banca Marche Massimo Bianconi
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Forza, che alla fine gli dovremo pure pagare i danni!
No!!dovrebbe essere condannato a restituire tutto “il malloppo “, sequestro di beni ritiro del passaporto e lasciato libero con 500€ al mese !
Tranquilli non farà un giorno di carcere siamo in Italia
Questo è vero problema di questo strano paese , dove non c’è nessuna legge che impone ai ladri di restituire la “refurtiva” al legittimo proprietario in questo caso alla comunità … !! Invece qui tuttalpiù verrà condannato …..poi si patteggia … e quando le cause finiscono si godono il maltolto della comunità !!!???
Assolutamente no !!! D’altronde il nostro è considerato uno dei paesi più corrotto al mondo ? Questi sono i risultati !
Grazie anche al ventennio berlusconiano che ha reso impossibile la condanna certa
Avrebbero dovuto fargli restituire tutto… Miserabile!!!
Ecco dove vanno i nostri soldi