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Movida alcolica,
nigeriani aggrediscono
con il coltello un italiano

JESI - I residenti lanciano l'allarme al 112, l'intervento dei Carabinieri scongiura il peggio

I carabinieri della Compagnia di Jesi (foto di repertorio)

 

E’ stata una nottata movimentata quella tra sabato e domenica nel centro di Jesi. Una movida che, in barba a ordinanze, Coronavirus e buon senso, ha visto concentrarsi nel centro tantissime persone, soprattutto giovanissimi e ubriachi. E come ogni weekend, di eccessi se ne sono registrati parecchi. Attimi di paura in particolare verso le 4,15 del mattino in corso Matteotti vicino all’Arco Clementino, in pieno centro città, dove quattro persone si sono azzuffate ferendosi a coltellate. Si tratta di tre nigeriani che si sono scagliati contro un italiano, un uomo originario di Foggia ma residente in città. Tutti erano ubriachi, con un tasso alcolico altissimo, per cui sono bastate davvero poche parole e futili motivi per accendere una violenta lite. Improvvisamente i nigeriani avrebbero estratto un coltello con cui hanno aggredito e ferito il foggiano. Quelle urla e quel baccano provenienti dalla strada hanno svegliato di soprassalto i residenti, che hanno allertato il 112. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Jesi, che hanno evitato il peggio. I militari hanno riportato a fatica la calma e separato i litiganti, insanguinati ed esagitati. Tutti e quattro sono stati accompagnati al pronto soccorso dal 118 per essere medicati. Hanno riportato escoriazioni e contusioni giudicate guaribili in pochi giorni. Del coltello denunciato dall’italiano però, nessuna traccia. I Carabinieri durante il sopralluogo lo hanno cercato senza trovarlo. Forse i nigeriani se ne erano disfatti prima dell’arrivo delle pattuglie. Sono in corso indagini per ricostruire i dettagli dell’episodio e stabilire le responsabilità.
tafre

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