facebook rss

Riqualificazione del quartiere Prato
allo studio degli universitari Univpm

JESI - La giunta Bacci ha assegnato l'incarico al Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e di Architettura dell’Università Politecnica delle Marche con l'obiettivo di ristrutturare con i fondi strutturali europei e del Recovery Fund l’ex cascamificio, San Martino e gli spazi pubblici del quartiere San Giuseppe fino a Porta Valle

La stazione mobile della Polizia locale di Jesi nel quartiere Prato (foto di repertorio)

 

È rivolto a sviluppare idee progettuali e creare opportunità di riqualificazione urbana sia pubblica che privata al quartiere Prato e alla zona del viale della stazione lo studio che sarà effettuato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e di Architettura dell’Università Politecnica delle Marche. «Lo prevede un accordo che la Giunta comunale ha approvato nella sua ultima seduta, con l’obiettivo di individuare ipotesi volte a ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale ed a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.- spiega una nota del Comune di Jesi – Sullo sfondo anche l’opportunità di tradurre tali spunti in progetti veri e propri che possano consentire al Comune di Jesi di farsi trovare pronto per partecipare ai prossimi bandi e avvisi pubblici per l’ottenimento di finanziamenti previsti dai fondi strutturali europei e dal Recovery Fund nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A tal fine si ricorda che già Jesi partecipa ad uno di questi bandi con alcuni Comuni della Vallesina (Castelbellino, Monte Roberto e Maiolati) dove tra l’altro sono previsti interventi di ristrutturazione dell’ex cascamificio, del San Martino oltre la riqualificazione infrastrutturale degli spazi pubblici del quartiere San Giuseppe fino a Porta Valle».

L’assessore Roberto Renzi

Gli studenti della Politecnica, in particolare, saranno chiamati a tre attività per un periodo di circa 12 mesi. La prima sarà un’analisi delle risorse ambientali, paesaggistiche e degli spazi, funzionale alla definizione di strategie di pianificazione urbana. Secondariamente verranno sviluppati quadri interpretativi, strategie di intervento e visioni architettoniche dei possibili interventi nella zona. Infine, ma non certamente ultimo in ordine di importanza, sarà avviata una sperimentazione di processi di progettazione partecipativa per condividere con i residenti idee e proposte. Il tutto si concluderà con un workshop che coinvolgerà anche studenti di università straniere. L’investimento per tale studio è di poco superiore ai 10 mila euro. «Rappresenta un obiettivo sia del Governo nazionale che dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato al riguardo l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi – la costante riduzione del consumo di suolo a favore della rigenerazione del patrimonio edilizio esistente incentivandone la razionalizzazione, promuovendo e agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate. Il lavoro che svolgerà la Politecnica delle Marche va in questa direzione, con un puntuale coinvolgimento dei residenti per provare ad individuare soluzioni progettuali che possano riguardare sia gli spazi pubblici che gli interventi del privato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X