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Effetto Jacobs-Tamberi, il presidente Fidal:
«Ora il pienone sui campi d’atletica»

L'AUGURIO di Stefano Mei dopo l'exploit di domenica dei due atleti azzurri: «Oggettivamente Gimbo e Marcell hanno cambiato la storia dello sport italiano»

Jacobs e Tamberi (ph. Fidal)

 

I conti, tradizionalmente, si fanno alla fine. Però il ciclone Jacobs-Tamberi è talmente forte, talmente potente, che ha investito non soltanto lo sport azzurro, ma ha riportato l’atletica al centro dell’interesse e della passione di tutti gli italiani. Emozionandoli e facendoli sentire orgogliosi di queste medaglie d’oro, attese per troppo tempo, arrivate in un’estate indimenticabile. Ecco perché le prime riflessioni su Tokyo 2020 si possono già tratteggiare, con le parole del presidente della Fidal Stefano Mei, primo tifoso degli azzurri, team leader e trascinatore al Villaggio olimpico: «È stato uno shock, siamo stati travolti da questa sbornia di successi. Oggettivamente Gimbo e Marcell hanno cambiato la storia dello sport italiano. Per quattro giorni i giornali hanno parlato soprattutto di atletica ed è qualcosa senza precedenti. L’uomo che corre più veloce al mondo, l’uomo che salta più in alto. Quanto vale tutto ciò, se solo si considera che in ogni sport si corre o si salta? Mi aspetto che alla fine del periodo estivo i campi d’atletica siano presi d’assalto. Perché l’impatto è stato fantastico. Una rivoluzione copernicana. Il merito è dei ragazzi, degli allenatori e della struttura tecnica che li ha supportati. Cominciare così questa Olimpiade è stato veramente appagante».

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