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Travolti e uccisi sui binari,
il padre stava cercando di salvare il figlio

SENIGALLIA - A perdere la vita due turisti di Perugia di 63 e 26 anni. Il papà quando ha visto quello che stava facendo il giovane, ha cercato di afferrarlo, ma nel frattempo è arrivato un treno merci. I due sono morti sul colpo

Il luogo della tragedia

di Alberto Bignami

Ha cercato di salvare il figlio, gettandosi verso di lui per afferrarlo e portarlo via dai binari senza accorgersi che alle sue spalle stava sopraggiungendo un treno merci diretto. Il convoglio è passato a gran velocità senza riuscire a frenare in tempo, investendo prima l’uomo, Stefano Pannacci 63enne di Perugia e quindi il figlio Claudio Pannacci di 26 anni. Entrambi morti sul colpo. 
Sono i contorni della tragedia che si è consumata ieri sera intorno alle 21 lungo i binari che attraversano la città di Senigallia, all’altezza dell’albergo ‘Trocadero’.

Una pattuglia della polizia alla stazione di Senigallia (Archivio)

Era qui, infatti, che padre e figlio stavano alloggiando per trascorrere un periodo di vacanza insieme. Arrivati da 5 giorni, in città vi era anche la mamma del ragazzo, separata dal marito con il quale in questo periodo stava tentando, d’accordo con l’ex coniuge, un riavvicinamento. Secondo le prime ricostruzioni, il papà era in albergo con il figlio quando questo si è allontanato. Sapendo della depressione di cui soffriva il giovane lo ha seguito, forse anche per passeggiare un po’ con lui senza immaginare cosa sarebbe potuto accadere pochi minuti più tardi. L’idea, probabilmente, essendoci un sottopasso lì vicino che dà sul mare, era quella di una passeggiata sotto le stelle, in spiaggia. Una camminata durante la quale parlare e affrontare incomprensioni e problemi, come fa un genitore con il proprio figlio.

L’albergo dove alloggiavano si trova infatti a pochi passi dalla linea ferroviaria. Ad un tratto però, il 26enne con uno scatto repentino ha scavalcato la staccionata in muratura iniziando a camminare sui binari, in direzione di Ancona. Il papà ha fatto immediatamente altrettanto per seguirlo e quindi rincorrerlo. Era riuscito ad afferrarlo per trascinarlo via quando improvvisamente è arrivato il treno merci. Il primo ad essere stato ucciso è stato proprio il 63enne quindi il giovane. I due corpi sono stati trovati dagli agenti della Polfer e della polizia Scientifica, intervenuta sul posto per effettuare tutti i rilievi di rito necessari a ricostruire la dinamica dell’accaduto, a poche decine di metri l’uno dall’altro. I corpi delle due vittime sono stati successivamente ricomposti e portati all’obitorio di Senigallia. Stando alle indagini, pare che il giovane fosse intenzionato a suicidarsi. E il padre ha cercato di fare il possibile per salvarlo.

 

Tragedia a Senigallia: padre e figlio investiti e uccisi dal treno

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