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Covid, copertura vaccinale ancora bassa:
Marche seconda regione più a rischio

L'INTERVENTO di Claudio Maria Maffei - E' quanto risulta dallo stress test dell'Università Cattolica. Intanto il nuovo Ministro alla Salute Orazio Schillaci è stato un sostenitore del vaccino e del green pass

 

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Claudio Maria Maffei

di Claudio Maria Maffei*

Sul fronte della pandemia due notizie: le Marche sono per l’Università Cattolica la seconda Regione a maggior rischio e il nuovo Ministro della Salute Orazio Schillaci è stato un sostenitore del vaccino e del green pass. Purtroppo con la pandemia tocca ancora farci i conti. La cosa più sensata è, come dice il proverbio inglese, “aspettarsi il meglio, prepararsi al peggio”. L’Università Cattolica ha messo a punto un test, che aggiorna quotidianamente, che cerca di individuare le Regioni a maggior rischio in caso di ripresa pandemica: lo stress test. Questo test tiene conto di tre fattori: l’incidenza di nuovi casi ogni 100mila abitanti, la popolazione vaccinata e l’efficacia del vaccino. I risultati dell’indicatore di stress secondo i ricercatori della Cattolica vanno letti come segnale anticipatorio dei dati di occupazione dei posti letto di Terapia Intensiva e di Area Non Critica.

Ovviamente a renderci così esposti è ancora la bassa copertura vaccinale rispetto alle altre Regioni. Siamo ancora saldamente agli ultimi posti di tutte le classifiche: peggio di noi ci sono solo Valle d’Aosta e la Provincia di Bolzano.

Può essere interessante sapere cosa ne pensa dei vaccini e delle misure di controllo come il green pass il nuovo Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Schillaci, un medico di 56 anni, romano, è il rettore dell’Università Tor Vergata di Roma dal 2019, è docente ordinario di medicina nucleare ed è stato Preside della Facoltà di medicina e chirurgia della stessa Università. Speranza nel 2020 lo ha nominato nel comitato scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità. Un curriculum tecnico di tutto rispetto.

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Valore dello stress test sul rischio pandemico nelle Regioni Italiane (Fonte: Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma)

In un’intervista del 14 ottobre 2021 al programma Uno Mattina di Rai 1, Orazio Schillaci si era congratulato con i giovani universitari per essersi vaccinati quasi al 90% ed aveva sottolineato anche come l’utilizzo del green pass fosse stato uno «strumento indispensabile per assicurare la sicurezza all’interno delle aule universitarie». Negli stessi giorni Acquaroli dichiarava invece in un video che: «Qualche settimana fa, quando avevo il 15% di positivi vaccinati, ero più tranquillo di oggi che quella percentuale è arrivata al 50%. Questo non significa mettere in discussione il vaccino che è fondamentale, ma resto dell’opinione che i dati vadano letti scevri da condizionamenti e appartenenze a teorie specifiche altrimenti rischiamo di fare analisi non giuste» Quindi il Presidente della Regione aveva dubbi sulla efficacia del vaccino perché c’erano parecchi soggetti positivi che erano stati vaccinati, cosa normalissima perché i vaccinati erano comunque molti di più dei non vaccinati. Quanto al green pass sempre in un video Acquaroli negli stessi giorni dichiarava che: “lo strumento del certificato verde lascia dei dubbi, perché utilizzato per incentivare una vaccinazione che stava comunque funzionando”.

Ecco magari d’ora in avanti con un Ministro della Salute scelto dalla propria area politica sarà meglio per gli esponenti della nostra Giunta pensarci bene prima di esporsi ai microfoni con discorsi su Covid e misure di controllo. Meglio preoccuparsi del grafico della Cattolica e occuparsi di migliorare i dati sui vaccini.

*Claudio Maria Maffei, medico e dirigente sanitario in pensione

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