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Picco di contagi Covid a Osimo:
«Un’ora di ambulatorio: 14 nuovi casi»

IL MEDICO di famiglia Achille Ginnetti, tra i coordinatori dell'Usca che hanno gestito l'emergenza pandemica nella Valmusone, è perplesso sulla chiusura delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale ed evidenzia come «stamattina tutti i colleghi della nostra area hanno registrato un numero vorticoso di positivi». Poi consiglia «di portare sempre con sé la mascherina e di utilizzarla quando capiamo che c'è bisogno. Il vaccino protegge comunque dalle complicazioni del virus»

Achille Ginnetti

 

«Lunedì 4 luglio 2022, in studio da circa un’ora e mezza: 14 nuovi casi di Covid». Porta la firma del consigliere comunale e medico Achille Ginnetti (Pof), tra i coordinatori dell’Usca di Osimo che ha gestito l’emergenza in tutta la Valmusone post che stamattina ha animato il dibattito social. Il report della Regione Marche segnala infatti per oggi 434 positivi al Covid 19 e 476 persone in isolamento o quarantena nella città dei senza testa. Nell’ultimo giorno di attività dell’Usca di Osimo Stazione e di tutte le Marche, lo scorso 30 giugno,  il dottor Ginnetti aveva già eespresso preoccupazione per la dimissione del servizio territoriale. «Le Unità Speciali di Continuità Assistenziale hanno contribuito in maniera significativa ad arginare l’epidemia di Sars CoV2. Al loro posto dovranno sorgere le Uca ma non sappiamo come e quando. Resta il fatto che chiuderle nel periodo in cui i contagi giornalieri sfiorano i centomila non sembrerebbe molto logico. E i malati gravi, i non trasportabili, le persone con grave disabilità che da domani avranno bisogno di un tampone a domicilio come faranno?» si era domandato sempre su Fb. L’equipe sanitaria dell’Usca di Osimo Stazione, con un bacino di utenza di circa 90mila persone in tutta la Valmusone, dal 2020 al giugno scorso ad esempio ha curato a domicilio il 97% degli 8mila pazienti curati in questo arco di tempo, eseguendo più di 26.500 tamponi.

Stamattina la sorpresa del picco dei contagi con il rientro nell’ambulatorio medico dopo il week end. «Nessun allarmismo ma i dati vanno presi obiettivamente. – spiega ancora Ginnetti – Stamattina tutti i medici di famiglia della nostra area hanno registrato un numero vorticoso di casi. Sappiamo che la forma di Covid che gira attualmente è molto più contagiosa ma meno grave di quella di 2 anni fa. Ma non si tratta né di una semplice influenza né di un banale mal di gola, la maggior parte delle persone i primi 3-4 giorni non sta proprio bene, anzi. Comunque l’infezione viene superata abbastanza agevolmente, a volte con qualche postumo che può durare qualche settimana (astenia, cefalea, ecc.)».

Resta il problema delle persone fragili «che sono immunocompromesse e potrebbero avere conseguenze molto gravi se contraggono l’infezione anche in questa forma attuale. – aggiunge il medico di Osimo – E siccome non sappiamo chi esse siano è consigliabile indossare la mascherina nei luoghi molto affollati, anche se non è più obbligatoria. Come è stato scritto nei commenti il virus è diventato endemico, cioè vive in mezzo a noi, e molto probabilmente non causerà più grossi problemi alle persone con buone difese immunitarie, ma agli altri sì. Il consiglio è di portare sempre con sé la mascherina e di utilizzarla quando capiamo che c’è bisogno. Il vaccino protegge comunque dalle complicazioni del virus, inoltre se il virus ha cambiato fisionomia diventando meno virulento il merito è proprio di coloro che si sono vaccinati».



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