La piscina olimpica è troppo corta:
«Le modifiche al progetto,
chieste dalla precedente giunta»

La planimetria della piscina olimpica

di Antonio Bomba

Piscina di Passo Varano, mancano sempre 4 metri per essere davvero olimpica, come previsto nel progetto originale e finanziato dai fondi del Pnrr. La classica 50×25 metri è improvvisamente diventata una 50×21 tra lo stupore di tutti, visto che solo in un secondo momento ci si è resi conto che con queste caratteristiche è impossibile svolgere le sempre più frequenti gare in vasca corta.

Ebbene oggi in consiglio comunale è emerso che la riduzione delle dimensioni in larghezza sono «frutto di una scelta degli uffici comunali, approvata dalla precedente amministrazione». A dichiararlo all’assise tutta è stato l’assessore alle Strutture sportive per il Comune di Ancona Daniele Berardinelli, rispondendo a un’interrogazione urgente posta dalla consigliera comunale di Fratelli d’Italia Fabiola Fava.

La mappa

«Di questo pasticcio – ha così esordito il delegato del sindaco – si parlerà nell’apposita commissione prevista per il 21 marzo. Ad ogni modo – inizia a spiegare l’iter che ha portato alla situazione attuale – il 12 aprile del 2023 gli uffici comunali hanno scritto ai progettisti che serviva una riduzione del progetto da 25 a 21 metri del lato corto per una questione di riduzione della spesa». Insomma, stando a quanto risulta a Berardinelli «la precedente amministrazione ha scelto per motivi tecnici ed economici di modificare il progetto, andando così ad alterare gli standard olimpici e mondiali dell’opera».

«Adesso – è sempre lui a spiegare – occorre andare a capire perché è stata fatta questa scelta dalla precedente giunta, visto che altre modifiche richieste ai progettisti riguardano anche i locali dello spogliatoio, il cunicolo di servizio eccetera eccetera».

L’assessore alle Strutture sportive, Daniele Berardinelli

L’occasione della commissione per l’assessore sarà utile anche per trattare «La creazione di altre strutture utili e necessarie alla piscina una volta che questa sarà completata, come la tribuna, gli spogliatoi e una piscina di allenamento, indispensabile per chi svolge le gare. Non per ultimo – conclude Berardinelli – occorrerà valutare anche la copertura della piscina olimpica stessa, in modo tale da poterla utilizzare anche d’inverno e non solo nella bella stagione». Tutte spese che dovrebbe però sostenere il comune e che non rientrerebbero nel finanziamento ottenuto dall’Unione Europea, come lo stesso assessore aveva tenuto a spiegare qualche settimana fa.

Nella contro-risposta Fava ha fatto notare come «Anche stavolta questa amministrazione dovrà mettere mano a una situazione ereditata da quelle precedenti e correggerla. E grazie anche per la commissione che sarà utile per chiarire ancor di più questa situazione incresciosa».

Il problema della piscina olimpica e delle sue dimensioni tali da non renderla più utilizzabile per competizioni ufficiali era stato portato in aula nel consiglio comunale del 21 febbraio da Susanna Dini, capogruppo del Partito Democratico, la quale sul tema aveva anche chiesto una commissione consigliare sul tema che, come già detto, è stata calendarizzata per giovedì 21 marzo.

Fabiola Fava, Fratelli d’Italia

Allora Berardinelli, oltre ad aver fatto notare tutti i costi delle strutture necessarie e accessorie proprio come oggi, aveva anche trovato come soluzione al problema due strade ben distinte: la prima è quella di rivedere il progetto intero riportando il lato corto a 25 metri. La seconda consisterebbe invece nel costruire un pontone di 2 metri nell’area dei 50metri del lato lungo, in modo da ottenere all’occorrenza due mini-vasche da 50 metri. Ed è su queste che l’assessorato, gli uffici del Comune e i progettisti stanno ragionando.

È troppo corta. Andrà riprogettata la piscina olimpica di Passo Varano