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Luca Nardi, chi è il tennista marchigiano
che ha battuto il “re” Novak Djokovic

IMPRESA - Il giovane pesarese, che compirà 21 anni ad agosto, ha superato in tre set il numero uno al mondo ai sedicesimi di finale del Master 1000 di Indian Wells, entrando così nella top 100

Nardi

Luca Nardi

Il marchigiano Luca Nardi, 21 anni, ha scritto un’indelebile pagina di storia sportiva: ad Indian Wells ha battuto Novak Djokovic, leggenda del tennis.

Il giovane pesarese, che compirà 21 anni il prossimo 6 agosto, si è infatti imposto, per 6-4, 3-6, 6-3 sul numero uno al mondo ai sedicesimi del prestigioso torneo statunitense. Ora al tennista corregionale servirà un’altra impresa, negli ottavi, dove sarà chiamato ad affrontare Tommy Paul per proseguire il suo cammino nel Masters 1000.

Il successo di Nardi, oltre a valere l’ingresso in top 100 alla racchetta di “casa nostra” (ora è al numero 95), innesca nel mentre anche un grande assist a Jannik Sinner. Il numero uno azzurro, infatti, si troverà di fronte un rivale in meno nella corsa alla conquista del titolo di Indian Wells. Ma chi è Luca Nardi?

E’ nato a Pesaro il 6 agosto 2003 e si è appassionato al tennis vedendo giocare suo fratello Niccolò al circolo della Baratoff di Pesaro. Un talento incoraggiato dai genitori, la mamma Raffaella e il papà Dario, quest’ultimo notaio molto conosciuto in città. Appassionato di basket e di motori, tifoso del Napoli come il padre che ha origini partenopee, tra i suoi miti c’è il conterraneo Valentino Rossi e il cestista Lebron James. A 16 anni, appeso nella sua cameretta il poster di Novak Djokovic, decide di affidarsi all’allenatore pesarese Francesco Sani. Qualche mese fa è entrato a far parte della Galimberti Tennis Academy, diretta dell’ex azzurro Giorgio Galimberti.

In singolare vanta cinque titoli Challenger su sette finali disputate, mentre nel circuito Itf si è aggiudicato tre titoli su quattro finali. Il 19 febbraio 2024 ha raggiunto il suo best ranking in singolare, attestandosi alla 106esima posizione. Con la vittoria sulla leggenda serba è diventato il più giovane dei nove tennisti italiani ad aver battuto un n. 1 del mondo (20 anni, 7 mesi e 5 giorni), nonché quello con la classifica Atp più bassa (123). Entrato nel tabellone del Master 1000 californiano come lucky loser, non aveva davvero nulla da perdere. Ha giocato alla grande e meritato la vittoria contro il numero uno al mondo e il suo sogno di entrare nei primi cento al mondo si è realizzato.

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