Mancata autorizzazione alla realizzazione dell’area di distribuzione carburanti sull’Asse Sud a Jesi: ricorsi e richieste di risarcimento danni. Lo scorso 11 ottobre il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dal Comune di Jesi e ha sospeso l’esecutività della sentenza del Tar Marche rinviando la trattazione del merito all’udienza pubblica al 14 marzo 2019. Fino a quel momento anche la definizione dell’ipotizzato indennizzo di oltre 3 milioni di euro sarà pertanto ‘congelata’. La storia è risaputa. Era stato il Consiglio comunale jesino a infliggere lo stop al progetto avviato nel 2015. La ditta che avrebbe realizzato l’area di servizio aveva impugnato al Tar gli atti contro quel diniego quantificando il sostanzioso risarcimento. Con la sentenza del Tar Marche del 2018, i giudici avevano invece ritenuto legittima la pretesa risarcitoria della ditta Scavi e Condotte Srl intimando al Comune di Jesi di formulare una proposta di indennizzo che avrebbe dovuto far riferimento all’arco temporale compreso tra l’ottobre 2015 fino al giorno del rilascio dell’autorizzazione. Nello scorso mese di agosto con il patrocinio dell’avvocato Antonio Mastri, il Comune ad agosto è ricorso in Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar favorevole alla controparte. Ora i giudici di Palazzo Spada ravvisando “apprezzabili aspetti di fumus, in particolare per quanto riguarda il capo relativo all’accoglimento della domanda risarcitoria” e “ritenuta la necessità di mantenere inalterata la situazione di fatto fino alla definizione del merito” hanno rinviato la loro decisione all’udienza di merito in calendario tra 5 mesi.
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