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Effetto Primarie centrosinistra:
il centrodestra accelera nella ricerca
del proprio candidato sindaco

ANCONA - Terminata la battaglia interna a 'Progetto Ancona', con la vittoria di Ida Simonella (Pd) è arrivata la seconda investitura politica per la corsa alla fascia tricolore nel 2023 dopo quella di Francesco Rubini (Aic). Il centrodestra lavora ancora al nome che verrà ufficializzato in settimana e annusa sempre più la possibilità di vincere. Ma c'è fermento anche negli altri partiti

Ida Simonella (Pd), candidata sindaca alle Comunali 2023 per la coalizione di centrosinistra ‘Progetto Ancona’

 

di Antonio Bomba

Che elezioni saranno le comunali di Ancona del 2023? Quanti schieramenti e candidati sindaci avremo? Al momento quelli ufficiali sono due dopo che ieri Ida Simonella ha vinto le Primarie del centrosinistra sconfiggendo Carlo Pesaresi per soli 45 voti. E pensare che quando mancava un solo seggio da scrutinare la differenza era di sole 12 schede. Poi, le preferenze dell’ultimo seggio ad arrivare in sede, quello di Tavernelle, hanno definitivamente sancito la vittoria dell’attuale assessore al bilancio. Simonella raggiunge così Francesco Rubini, già candidato sindaco in rappresentanza di tutti i partiti di sinistra. E gli altri? Cosa stanno facendo e cosa faranno? Il centrodestra chi proporrà? E con che forze? E i partiti non ancora schierati che posizione prenderanno? Proviamo a fare un pò d’ordine in base alle informazioni in nostro possesso e prendendo come punto di riferimento i partiti presentatisi nel collegio di Ancona alle elezioni politiche del 25 settembre.

Francesco Rubini, candidato sindaco per Altra Idea di Città

Partiamo con i protagonisti della giornata di ieri, vale a dire la coalizione ‘Progetto Ancona’ che, come detto, tramite i propri elettori ha scelto Ida Simonella come candidata sindaca. Dentro Pa troviamo Partito Democratico, Azione, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Articolo Uno, Civica Ancona X Ancona e Popolari X Ancona. C’è spazio per altri? La risposta è nì. Come ha avuto modo di ribadire ieri sera Simone Pelosi, segretario comunale del Pd, a margine della conferenza stampa post vittoria di Ida Simonella: «La porta ed il dialogo sono aperti per chiunque voglia sottoscrivere il nostro programma. Ma oggettivamente trovo molto difficile che possa avvenire viste le differenze che sussistono». E, alle critiche sul numero di votanti giudicato scarno e inferiore alle scorse primarie che fanno ben sperare gli avversari, Pelosi risponde che «Ce ne aspettavamo 3.500. Sono stati oltre 3.800. Reggiamo bene nonostante la disaffezione al voto ad ogni livello».

Marco Ausili, tra i candidati papabili nel centrodestra  nella corsa per le Comunali 2023

Il primo a candidarsi a sindaco è stato però Francesco Rubini che lo scorso 28 luglio ha ricevuto incarico ufficiale da tutti i partiti, movimenti e associazioni di sinistra tra cui Partito Comunista Italiano, Potere Al Popolo, Sinistra italiana, Rifondazione Comunista e varie associazioni e movimenti cittadini, di rappresentarli sotto la lista Altra Idea di Città. Rubini è stato anche il primo a mettere manifesti e cartelloni lungo le strade cittadine e, tramite comunicato stampa, ha subito dato il “benvenuto” alla rivale Simonella: «Ida Simonella è la mia prima competitor – inizia Rubini – scelta dalle primarie del Pd (erano in realtà primarie di coalizione ma come ha avuto modo di specificare lo stesso Rubini sulla sua pagina facebook, non si tratta di un refuso, per lui quello sono e quello restano, ndr). Con il rispetto dovuto a quelle/i cittadine/i che hanno deciso di uscire di casa per partecipare alla scelta rilevo che questo risultato era previsto. La sindaca in scadenza – va avanti l’avvocato – invece di liberare il campo indica il suo successore in piena continuità con la sua idea di gestione della città e con i soliti potentati a sostenerla, una gestione autoreferenziale burocratica e senza visione. D’altronde la piattaforma politica sovrastante le primarie era la più solida prosecuzione delle scelte dell’amministrazione Mancinelli. Ora è definito chi proseguirà la linea Mancinelli-Pd. Per parte mia – specifica – continuerò insieme ad Aic, ed i giovani che si sono avvicinati alla politica in questi mesi, la campagna di ascolto e confronto con la cittadinanza, con il suo ricco tessuto associativo e con quelle forze politiche che intendano mettere Ancona su un altro binario».

Daniele Silvetti

Rubini prosegue poi con temi e programmi politici a lui cari: «Il nostro treno è quello che non si rassegna alla ulteriore espropriazione del porto con la costruzione della banchina grandi navi, che vuole il rispetto e la tutela dell’ambiente non solo a parole, pensa all’inclusione sociale non quella delle ordinanze repressive, degli sgomberi e delle sanzioni giunte fino alla sottrazione del cane del clochard perché privo di micro-chip, inumana applicazione delle regole per chi non ha. Stiamo costruendo la coalizione di chi ha una idea dello sviluppo sociale umano ed economico che valorizza Ancona nelle sue peculiarità oltre gli anacronistici e catastrofici sviluppismi del Pil. Il bilancio comunale sarà lo specchio di queste scelte non il foglio nel cassetto in controtendenza alle vacue parole da campagna elettorale». Rubini poi conclude: «Continuiamo dunque il nostro percorso, a disposizione di chi vorrà davvero invertire la rotta per aprire, definitivamente, una nuova stagione». Detto ciò e nonostante i già citati manifesti attacchinati lungo tutta la città, i contatti tra Aic e Movimento 5 Stelle stanno proseguendo. Subito dopo le elezioni politiche del 25 settembre Rubini era stato chiaro: «Se il m5s proporrà un candidato della società civile autorevole non ho problemi a fare un passo indietro. Faccio politica per passione, non per altro. Quel che conta è la condivisione dei programmi. Su questo non transigo».

Vittoriano Solazzi

I Cinque stelle intanto portano avanti anche il dialogo con i Verdi. Possibile una coalizione a tre? Sì. Ma se così sarà, servirà comunque tempo per affinare tutti i dettagli. Situazione complicata ma in via di scioglimento invece nel centrodestra che fiero dei numeri ottenuti nella città di Ancona alle politiche del 25 settembre annusa la possibile vittoria come mai prima. La convinzione, per bocca dei protagonistia cui daremo spazio tra poco, è rafforzata dal numero di elettori partecipanti alle primarie, giudicato esiguo, e dalla vittoria della linea di continuità col passato, ritenuta obsoleta per i cittadini. Fratelli D’Italia, Lega, Forza Italia e Udc discutono ancora su chi potrà essere il candidato sindaco e a quanto trapela in settimana verrà annunciato il candidato ufficiale. Sembrava certo fosse Daniele Silvetti, attuale presidente dell’Ente parco del Conero, ma l’incredibile exploit di voti ottenuto da Fdi, sempre alle politiche, hanno rimesso tante cose in discussione. Voci danno tra i favoriti Marco Ausili. Ma sarà davvero così? Per ora bocche cucitissime e nulla trapela dal muro tirato su dal centrodestra sulla questione. Fa eccezione l’out out lanciato giorni fa dall’Udc tramite il portavoce Vittoriano Solazzi. Egli auspica anche per il centrodestra un nome extrapartitico di alto profilo proveniente dalla società civile, in modo da accogliere anche altre liste civiche, chiamandosi fuori dalla scelta del candidato fatta nelle segrete stanze tra i capipartito. Il rischio di correre da soli per L’Udc sembra dunque al momento molto alto.

Angelo Eliantonio

Nel frattempo con un comunicato congiunto il già citato consigliere regionale di Fratelli D’Italia Ausili ed i colleghi di partito Angelo Eliantonio (capogruppo consiliare al comune) e la consigliera Maria Grazia De Angelis sulle primarie di ieri la pensano così: «Dopo dieci anni al governo della città, più di un anno di sovraesposizione mediatica quotidiana, da mesi delegata dal sindaco con la fascia tricolore ad eventi e manifestazioni servendosi delle istituzioni, l’assessore Simonella prevale per soli 45 voti. Il centrosinistra ha optato per la candidatura di minor spessore, la continuità con l’amministrazione Mancinelli. Ora tocca a noi, siamo pronti a dare ad Ancona l’opportunità di esercitare finalmente il suo ruolo di capoluogo coinvolgendo cittadini, corpi intermedi, ordini professionali, associazioni di categoria e tutti coloro che credono nello sviluppo di questa città».

Carlo Ciccioli

Parole ancora più aspre e dure arrivano dal capogruppo regionale, sempre di Fdi, Carlo Ciccioli: «Hanno vinto la tecnocrazia e le clientele del Pd. Una buona notizia per il centrodestra che ha concrete possibilità di sottrarre Ancona a questo immobilismo che da decenni ha ridotto il prestigio e il ruolo di traino del capoluogo regionale. Personalmente, mi sento di inviare i complimenti a Carlo Pesaresi per il lusinghiero risultato ottenuto, quasi una vittoria strappata per un soffio. La candidatura di Ida Simonella – va avanti Ciccioli – nata forte sulla carta perché sostenuta dall’establishment più inveterato del Partito Democratico, compreso il sindaco ancora in carica Mancinelli, quasi tutta la Giunta uscente che ha governato, male, 10 anni, e tutta la tecnocrazia e le clientele di apparato, esce fortemente ridimensionata dall’esito delle Primarie che per lei si prevedevano trionfali. Infatti, ha prevalso per soli 45 voti. Un tale spiegamento di forze in campo che hanno partorito il più classico dei topolini, anche in termini di partecipazione, visto il calo di quasi mille votanti rispetto al 2013 ed al 2008. Una vittoria di Pirro chiarita immediatamente dalla Mancinelli che ha parlato di “continuità”, proprio ciò che gli anconetani non vogliono più. E non lo affermo io, bensì il risultato delle elezioni del 25 settembre scorso che ha consegnato uno spaccato nuovo, con il centrodestra in netta rimonta. Ora spetta a noi, considerate le condizioni favorevoli come non mai, in filiera con il Governo nazionale e Regionale, con la nostra coalizione proporre candidature di qualità, all’insegna dell’unione, della compattezza, per ridare nuova linfa vitale ad Ancona, il posto che merita nel panorama regionale».

Diletta Doffo

Interessante invece la posizione di +Europa. Negli ultimi giorni la coordinatrice Diletta Doffo aveva pubblicamente appoggiato, a nome dell’intero partito sia chiaro, Carlo Pesaresi nella corsa alle primarie del centrosinistra. Adesso che ha vinto Simonella che farà la sezione anconetana del partito fondato da Emma Bonino? Tenterà comunque di entrare in coalizione o correrà da solo? Chissà. Le prossime mosse sono ancora tutte da decifrare. Procede filato, contrariamente a molti altri partiti, Italexit di Paragone. Continui sono i contatti con movimenti e liste civiche cittadine che vanno da destra a sinistra, in puro stile “paragoniano”. La loro presenza alle elezioni è praticamente certa e più avanti lo sarà anche il nome del loro candidato sindaco.Italia Sovrana e Popolare deve ancora decidere il da farsi e tante sono le valutazioni in corso. Stessa cosa vale per Vita e Alternativa Per l’Italia di Mario Adinolfi che tuttavia, dovesse partecipare alle Comunali 2023 di Ancona, lo farebbe al 100% con il nome di Popolo della Famiglia.



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