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Strada di Bordo, 8 milioni dalla Regione:
ordine del giorno ritirato
e niente voto nella Sala Gialla

OSIMO - L'emendamento presentato ieri sera dal Pd e approvato a maggioranza, ha convinto il consigliere proponente delle Liste civiche, Stefano Simoncini ed evitare la votazione finale. La modifica al testo chiedeva di utilizzare quei fondi (da anticipare dal 2025 al 2023) per una mini bretella di collegamento tra due o tre quartieri e di fisssare un incontro con il governatore delle Marche

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Finanziamento di 8 milioni stanziato dalla Regione al 2025 per la realizzazione della ‘Strada di bordo’ di Osimo: lungo dibattito sull’ordine del giorno presentato dai movimenti civici ma niente voto nella Sala Gialla. Dopo la presentazione di un emendamento a firma del gruppo Pd il consigliere proponente Stefano Simoncini (Liste civiche) ieri sera ha, infatti, deciso di ritirare l’odg, ritenendo che le modifiche richieste lo avrebbero stravolto nei contenuti. Nell’illustrarlo in premessa, Simoncini, ex sindaco di Osimo, aveva invitato il sindaco e tutto il Consiglio comunale ad approvarlo.

Stefano SImoncini

«La Regione ha assegnato 600mila euro nel 2024 per la progettazione e per 7.400.000 euro per il 2025 per la realizzazione della variante a sud dell’ex Ss361. – aveva spiegato il consigliere Simoncini. Il governatore Acquaroli l’ha già spiegato al telefono anche al sindaco perché il contributo è stanziato nel 2025. Per quella data si presume che sia completata anche la bretella che dall’ultima rotatoria di via Sbrozzola, arriverà a via d’Ancona, opera anche’essa finanziata dalla Regione nell’ambito delle infrastrutture per il nuovo Inrca dell’Aspio. Oggi la Strada di Bordo è l’unica variante prevista dal Prg in vigore. La variante a nord esiste solo nelle intenzioni di questa Amministrazione comunale che ha redatto uno studio di fattibilità per un investimento stimato di circa 50 milioni di euro. La Strada di Bordo, invece, è già in parte costruita, penso ai tratti di via dello Sport o via Ferrari. Abbiamo bisogno di questa circonvallazione nell’area sud del territorio capace di intercettare a valle dell’edificato il traffico congestionato che scorre ogni giorno sull’asse Macerata-Ancona, che si collegherà da un lato con il bypass di Padiglione e dall’altro con via D’Ancona».

Stefano Simoncini ha chiarito anche di temere che la variante a nord non risolverà i problemi del traffico in arrivo dal quadrante sud del territorio comunale, quello più antropizzato. «Chi abita in via Corta di Recanati, ad esempio, difficilmente andrà a prendere la variante a nord imboccando la direzione Padiglione, ma continuerà a percorrere via Marco Polo, via Colombo per arrivare alla rotatoria della Gironda, intasando ancora il traffico. A questo aggiungo che il progetto della Strada di Bordo è arrivato allo stadio del progetto preliminare. – ha insistito Simoncini – Non voglio però negarle, sindaco, la possibilità di procedere con il progetto della variante a nord che si innesta perfettamente con quella a sud, non contrasta ne confligge e soprattutto non impedisce la sua futura realizzazione. Qualora entrambe le varianti fossero realizzate, Osimo sarebbe servita da una sorta di raccordo anulare con evidenti benefici in termini ambientali e dell’intero sistema viario e infrastrutturale cittadino».

Il sidndaco Simone Pugnaloni

«Dispiace che le Liste civiche abbiano voluto ritirare l’ordine del giorno da loro presentato in consiglio comunale ieri sera in merito al finanziamento regionale per una generica “bretella a Osimo”, come indicato nel bilancio della Regione approvato a fine dicembre. – scrive oggi il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) in un comunicato – Era l’occasione per impegnare i due enti, Comune e Regione, a sedersi ad un tavolo istituzionale e trovare un accordo chiaro e fattibile. Il testo proposto dalle Liste civiche impegnava il Comune a usare 8 milioni di euro per fare la strada di bordo a sud, ma l’unico documento ufficiale su questo progetto risale al preliminare approvato in consiglio comunale il 12 luglio 2002. Il quale forniva due alternative viarie, sempre con tracciato a sud, con viadotto e incroci a raso e con un ponte nuovo da 150 metri per superare il Musone, ma spostando il passaggio da via Molino Mensa a via Corta da Recanati. L’importo in un caso sarebbe stato di 20 milioni di euro e in un altro di 19,5 milioni. Chiaro che il progetto a 21 anni di distanza andrebbe rivisto e i costi sarebbero quantomeno raddoppiati oggi, avvicinandosi quindi alla nostra previsione per la variante a nord».

Gli 8 milioni di euro, stanziati dalla Regione senza avere neanche un progetto aggiornato e senza neppure avvisare il Comune, «potrebbero semmai servire per fare solo una mini bretella e collegare due o tre quartieri ma se parliamo di variante alla strada statale 361 Septempedana per decongestionare il traffico da Osimo servirà una strada extraurbana a scorrimento veloce, come sarebbe la variante a nord. – prosegue il sindaco come ha anche ripetuto ieri nell’aula consiliare- Al di là della scelta progettuale, la mozione delle Liste civiche è stata emendata ieri sera dalla maggioranza per chiedere un incontro al presidente della Regione Marche per chiarire gli obiettivi e condividerli oltre le demagogie e le appartenenza politiche, e poi per anticipare quei fondi in parte al 2023, visto che 7,5 milioni degli 8 complessivi sono destinati al 2025, quando la Regione andrà al voto, facendo pensare ad una manovra puramente elettorale. Le Liste civiche invece, approvato a maggioranza l’emendamento, hanno preferito ritirare la mozione rendendo vano il dibattito. Il mio augurio è che si riesca invece a intavolare un dialogo costruttivo e concreto senza specchietti per le allodole e fughe in avanti».

Nel corso della stessa seduta consiliare è stato scelto ed eletto a voto segreto il nuovo presidente del Collegio dei revisori dei conti del Comune di Osimo, il professionista Angelo De Cesare, ed è stata approvata la ratifica dell’accordo tra proprietario privato e Comune per la donazione di un’area al margine di via Marco Polo (dall’ex ferramenta alla Gironda) che sarà utilizzata per realizzare un nuovo marciapiedi.



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