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Omicidio Rapposelli,
Giuseppe Santoleri punta il dito contro
il figlio: «L’ha uccisa lui»

INCHIESTA - L'uomo, parlando con i magistrati, avrebbe scaricato la colpa su Simone. Entrambi sono accusati della morte e dell'occultamento del cadavere della pittrice morta, secondo la procura, il 9 ottobre scorso a Giulianova, nella casa dei suoi familiari

Renata Rapposelli

 

Inchiesta sull’omicidio di Renata Rapposelli, Giuseppe Santoleri accusa il figlio Simone: «È stato lui a ucciderla». A rivelare le dichiarazioni dell’ex marito della vittima, uccisa lo scorso 9 ottobre a Giulianova, è stata ieri sera la trasmissione Chi l’ha Visto. Giuseppe, rinchiuso nel carcere di Castrogno, ha reso lo scorso lunedì delle dichiarazioni spontanee al pm Enrica Medori dopo essersi confrontato con altri detenuti. Avrebbe addossato ogni colpa al figlio Simone, recluso a Lanciano. Sarebbe stato il figlio ad uccidere Renata e sarebbe stata sua l’idea di caricare il cadavere in auto e trasportarlo fino alla contrada Pianarucci di Tolentino, lanciandolo in un burrone con la speranza che cadesse fino al fiume Chienti. I Santoleri sono entrambi accusati di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Per loro, il processo è previsto per il prossimo 16 gennaio in Corte d’Assise del tribunale di Teramo. Parte civile sarà l’associazione Penelope che da anni si occupa della tutela della persone scomparse e dei loro familiari.



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