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I Consigli territoriali di partecipazione
non fanno breccia, affluenza al 6,7%
Domani lo spoglio

ANCONA - Poco sopra le 5mila persone, sulle 85mila aventi diritto, si sono presentate ai seggi. Gli appelli al voto ed i servizi messi a disposizione per favorire l'affluenza, come le navette gratuite, non sembrano aver sortito effetti. In attesa dello scrutinio, continuano le polemiche che hanno segnato tutta la tornata elettorale

Il seggio di Torrette per l’elezione dei Consigli territoriali di partecipazione

 

Non fanno breccia i Consigli territoriali di partecipazione, i nuovi organismi di quartiere che sostituiscono le vecchie circoscrizioni di Ancona. In attesa dello scrutinio che avverrà domani, 25 febbraio, i dati sull’affluenza parlano di flop. Si resta ben lontani da una percentuale a doppia cifra, con il numero di votanti che si ferma al 6,7% degli aventi diritto. In termini assoluti si sono recati alle urne ieri (23 febbraio) 5.498 persone su 85mila. La scarsa l’affluenza, che affligge ormai in maniera cronica tutte le elezioni, era temuta ancora di più in questa tornata elettorale, tanto che si erano moltiplicati gli appelli al voto da parte di tutti gli schieramenti politici, ed il Comune aveva messo in campo iniziative a favore della partecipazione, come ad esempio le navette gratuite per raggiungere i seggi. Ma né gli uni né le altre sembrano aver sortito effetti. Da subito, d’altronde, è stata chiara la missione impossibile di anche solo avvicinarsi ai risultati elettorali delle vecchie circoscrizioni, le cui votazioni avvenivano in concomitanza con il rinnovo del Consiglio comunale, direttamente nelle sezioni elettorali di appartenenza. Ed il dato seppur negativo di Ancona appare in linea con quello delle altre città nelle quali si sono svolte elezioni simili per eleggere le varie forme di consigli di quartiere, ad esempio Brescia con un’affluenza del 10% lo scorso dicembre.

Alle 20 di ieri, orario della chiusura dei seggi a superare il migliaio di preferenze espresse solo al seggio di via Cesare Battisti, nei locali della ex Circoscrizione, quello relativo al Ctp 2 di Passetto e quartiere Adriatico, dove i votanti sono stati 1.011, seguito dal seggio allestito in piazza Salvo D’Acquisto, relativo al Ctp 5 di Brecce Bianche-Ponterosso, dove i votanti non toccano per poco quota mille, fermi a 920. Per il resto si va dai 400 ai 700 voti per seggio. Sono stati 514 i votanti per il Ctp 1 di Porto-Guasco-Capodimonte; 398 per il Ctp 3 di Archi-Vallemiano-via Tiziano; 522 votanti per il Ctp 4 di Grazie-Tavernelle; 481 al Ctp 6 di Piano-Palombare-Fornetto. Si sono contati, invece, 746 votanti per il Ctp 7 di Torrette-Collemarino; 400 per il Ctp 8 delle frazioni a sud ed, infine, 506 votanti al Ctp 9 delle frazioni a nord.

Domani lo spoglio che decreterà i 15 eletti (10 per i Ctp 8 e 9 delle frazioni) che comporranno ciascun Consiglio. In seno a questi saranno poi eletti presidente e vicepresidente. Ma già imperversano le polemiche, vero leit motiv di queste consultazioni dall’annuncio delle modalità di elezione ai manifesti fino all’espletamento del voto. Tra le prime reazioni post voto, quella del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. «Se ci si compiace per la “buona affluenza” alle elezioni dei Consigli Territoriali di Partecipazione (ex consigli di circoscrizione) che avrà raggiunto si e no il 6%, è evidente che la realtà si legge “a rovescio” − si legge in una nota −. A noi non stupisce la scarsissima risposta dell’elettorato, perché questo è successo poiché si è fatto di tutto per scoraggiare l’affluenza, o meglio, per renderla, quanto meno, complicata. Il caso più eclatante nel feudo Piddino di Varano − denunciano i consiglieri comunali −. Quella “circoscrizione elettorale”, che comprendeva le frazioni Montacuto, Poggio, Varano e Passo Varano (numericamente la più consistente), aveva un unico seggio a Varano , per cui gli abitanti – aventi diritto – residenti a Passo Varano, normalmente elettori del seggio 73 (circa 2mila persone), per votare avrebbero dovuto necessariamente recarsi a Varano . Di questi elettori, su 2mila aventi diritto, hanno votato in 70. Al contrario, gli iscritti al seggio 83 (Sezione Varano) hanno votato in 221. In più − aggiungono ancora i 5 Stelle − sono state segnalate alcune anomalie in qualche seggio, dove ai cittadini stranieri residenti, aventi diritto al voto comunale e regolarmente iscritti in quelle liste elettorali, è stato impedito di votare per i Ctp. Pare siano addirittura “scomparsi” dalle liste. È di tutta evidenza − conclude la nota − che si confidava in un’affluenza modestissima, e l’organizzazione è stata volta al raggiungimento dell’obiettivo che solo in pochi (preferibilmente sodali della Giunta) si esprimessero. Un flop. L’ennesimo».

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