facebook rss

Regionali 2020, l’affondo di Zaffiri:
«Pd e Cinque stelle insieme?
Più che alleanza è una accozzaglia»

POLITICA - Il capogruppo della Lega: «Questa ipotetica intesa con un indefinito numero di liste civiche non ci spaventa, i nostri vecchi alleati di opposizione sono attratti dalle poltrone»

 

Sandro Zaffiri, capogruppo Lega

 

«Testa alta e petto in fuori. E’ così che la Lega e il centrodestra intendono affrontare la sfida lanciata da una ancora ipotetica coalizione formata da Pd, M5s e un indefinito numero di liste civiche in vista delle regionali 2020». Con queste parole il capogruppo in Regione della Lega Sandro Zaffiri attacca i prossimi sfidanti alle elezioni. «Sgombriamo subito il campo da ogni possibile equivoco, lo scenario che si sta delineando dall’altra parte della barricata non ci spaventa nemmeno un po’ – dice – Anzitutto, perché siamo certi, e lo siamo da tempo, della bontà della nostra proposta politica e dello spessore della classe dirigente che riusciremo ad esprimere e che saprà affrontare con capacità e determinazione, una volta al governo di questa Regione, le questioni che la Giunta Ceriscioli ha tramutato in problemi. In secondo luogo, perché crediamo lampante l’incompatibilità di fondo che esiste tra sensibilità così diverse e non ci convince, ma crediamo non possa far breccia neppure nei cuori dei marchigiani, l’idea di una coalizione “contro qualcuno”, anziché “a favore di qualcosa”…su che basi? Su quale programma? – si domanda Zaffiri – Le piroette del M5S hanno dell’incredibile, una sorta di sceneggiata riso e lacrime delle migliori commedie napoletane. Quattro anni di dura opposizione alla Giunta Ceriscioli, per scoprire all’improvviso che se togliamo l’involucro, il contenuto non è poi così male…e allora gli ospedali, come quello di Fabriano, si possono anche chiudere, il sistema imprese ha enormi prospettive di sviluppo, così come l’occupazione, gli episodi di corruzione sono cosucce irrilevanti, le popolazioni terremotate possono anche rimanere a vita in container e casette, gli scandali come quelli di Banca Marche non sono mai esistiti – incalza Zaffiri che sottolinea – Pare ovvio che il M5S sia attratto da qualcosa di ben diverso che continuare a battagliare contro l’inettitudine della Giunta Ceriscioli e questo qualcosa si chiama poltrone. Invitiamo i nostri vecchi alleati di opposizione a riflettere accuratamente su una scelta che ha molti tratti in comune con quella che fu dell’ex presidente Spacca e che si rivelò fallimentare perché non supportata da un progetto serio di governo di questa Regione».

</

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X