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«Fiducia e sostegno
al sindaco Costantini»

IL GRUPPO di Chiaravalle Domani difende il primo cittadino, travolto dall'inchiesta per stalking nei confronti di una dipendente comunale

Il sindaco di Chiaravalle Damiano Costantini (foto d’archivio)

 

«La notizia dell’indagine che riguarda il nostro sindaco ci sorprende e ci rammarica per i suoi toni. Dall’esterno, lontani e inconsapevoli di ciò che afferisce alla sfera privata, senza porre giudizio, non possiamo fare altro che stringerci umanamente attorno a Damiano. Tenendo salde, comunque, le nostre idee sulla parità di genere, allo stesso modo è saldo il sostegno politico all’amministrazione»Così il gruppo di maggioranza Chiaravalle Domani sull’inchiesta per stalking che ha travolto il sindaco Damiano Costantini, su cui pende la misura cautelare del divieto di avvicinamento a una sua dipendente.

«In questi anni – ha continuato in una nota il gruppo consiliare – abbiamo raggiunto risultati straordinari per Chiaravalle e abbiamo di fronte alcune opportunità da non perdere. Il Comune sta funzionando regolarmente: il 21 dicembre abbiamo approvato il bilancio di previsione (uno dei pochissimi Comuni marchigiani ad averlo fatto prima della fine dell’anno), con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e con l’astensione – un implicito apprezzamento – di quelli dell’opposizione. Questa velocità nell’approvazione è dovuta anche alla piena conoscenza delle voci di bilancio da parte del sindaco, il cui ruolo di guida nella pianificazione economica e finanziaria dell’ente è fortissima.

Occorre mantenere alta l’attenzione e lavorare nell’interesse della nostra città anche in questa fase più complessa ed è quello che cercheremo di fare, nel rispetto del mandato ricevuto dai nostri concittadini.

Puntualmente sono arrivate le richieste di dimissione dalle forze di opposizione, segno di una strumentalizzazione politica su questioni personali, tra l’altro tutte da accertare definitivamente.

Il gruppo Chiaravalle Domani è unito e fermo nell’idea che il sindaco debba proseguire il suo lavoro fino alla fine del mandato, respingendo qualsiasi ipotesi di dimissioni».

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