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Imprese nel cratere,
arrivano 21,7 milioni per ripartire

SISMA – La Regione ha annunciato l'avvio di un bando che finanzierà, con i fondi statali dell'emergenza, aiuti alle attività che realizzino o abbiano realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti produttivi per aziende con sede operativa nei comuni ricadenti nel cratere. Attenzione particolare a micro e piccole imprese. Il presidente Ceriscioli: «ora aspettiamo che il governo sblocchi le risorse per perimetrazioni ed aree campeggio. Noi siamo già pronti»

Da sinistra, il dirigente regionale al Commercio, Pietro Talarico, l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora e il governatore Luca Ceriscioli

 

di Martina Marinangeli

Una boccata d’ossigeno per le imprese del cratere sismico. Per sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo delle aree sfregiate dal terremoto, la Regione ha annunciato la concessione di aiuti alle aziende che realizzino o abbiano già realizzato, a partire dal 24 agosto 2016, investimenti in attività che, al momento dell’erogazione, abbiano sede operativa nei comuni ricadenti nel cratere. Si tratta di contributi a fondo perduto in regime di de minimis, pari a 21,7 milioni di euro, fondi statali destinati all’emergenza assegnati dalla Regione tramite bando. Le domande di contributo dovranno essere inoltrate tramite pec agli uffici regionali dal 25 marzo al 25 maggio.

I fondi, resi disponibili dal governo nazionale lo scorso 8 febbraio, sono ripartiti tra i settori dell’agricoltura primaria (1.085.000 euro), di pesca e agricoltura (1.085.000 euro) e attività produttive (19,53 milioni). Per quanto concerne quest’ultima voce, il 30%, pari a 5.859.000 euro, è destinata alle imprese che abbiano un numero di dipendenti inferiore a cinque unità e che realizzino un fatturato annuo uguale o inferiore ad un milione di euro, mentre un altro 20% del totale (3,9 milioni) andrà a favore delle micro aziende artigianali e commerciali.
«Abbiamo riservato un’attenzione particolare alle piccole e piccolissime imprese – sottolinea l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora – che costituiscono il tessuto produttivo del nostro territorio. Altra novità importante di questo bando, è che si parte da tagli molto piccoli (20 mila euro), per arrivare ad un contributo massimo di 1,5 milioni».

Gli investimenti devono essere realizzati entro 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento regionale di concessione dell’agevolazione. «Il nostro bando è più semplice di quelli europei quanto a iter e rendicontazione – fa sapere il governatore, Luca Ceriscioli –, ed era molto atteso. Queste risorse si affiancano agli oltre 50 milioni di euro di fondi europei già arrivati per il rilancio delle attività produttive colpite dal sisma. Si vuole premiare il coraggio di chi in questi mesi ha investito nel cratere». Nell’illustrare la situazione, il presidente ha fatto sapere che sono circa 400 le attività ripartite dopo il sisma, «dalle più piccole alle più complesse. Discorso a parte riguarda il comune di Visso, dove è in itinere un progetto a parte da 7,4 milioni di euro, sempre finanziato con i fondi dell’emergenza, riguardante la costruzione di un’area commerciale». Non manca poi l’ormai usuale stoccata al governo giallo-verde a causa dei tempi lumaca nell’erogazione dei fondi: «stiamo ancora aspettando che sblocchino i 6,2 milioni di euro per attrezzare le aree campeggio, fondamentali per il rilancio del turismo e siamo già a fine febbraio, e i circa 10 milioni per le perimetrazioni. La Regione ha già predisposto tutto, perciò come arrivano i fondi noi partiamo».

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