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Stabilimenti senza autorizzazioni:
due chiusure a Palombina

ANCONA - Denunciati i titolari delle rispettive attività, accusate di aver comunque tenuto aperto nonostante fossero prive dell'ok da parte dell'Autorità Portuale per poter essere operative. I sigilli sono arrivati dopo le indagini della divisione Pasi della questura e della polizia locale

La polizia a Palombina (Archivio)

 

Stabilimenti balneari operativi pur non avendo tutte le autorizzazioni amministrative previste: denunciati i titolari. Nel mirino della divisione Pasi della questura e della polizia locale sono finiti due stabilimenti di Palombina a cui sono stati messi i sigilli di chiusura. I rispettivi titolari dovranno rispondere dell’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Già nel corso delle scorse settimane, infatti, alle attività il Comune aveva imposto la chiusura immediata con un’ordinanza firmata il 28 agosto. Stando a quanto ravvisato nel corso degli accertamenti, i titolari dei due pubblici esercizi, a cui sono stati imposti i sigilli, avevano aperto le attività sprovvisti delle necessarie autorizzazioni dell’Autorità portuale di Ancona come previsto dall’art. 45 bis del codice della navigazione. La mancanza dell’autorizzazione avrebbe impedito il rilascio della della SCIA (acronimo di segnalazione certificata di inizio attività). Entrambi gli esercizi, sottoposti a controlli durante il periodo estivo, erano stati già sanzionati con l’intimazione di pagamento della somma di euro 5mila euro per aver svolto l’attività privi di titolo autorizzativo. Di fronte all’inottemperanza dell’ordinanza comunale, sono dovute intervenire le forze dell’ordine per procedere all’immediata chiusura dei due stabilimenti.

 

 

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