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Pratica sportiva, dalla Regione
arrivano oltre 8 milioni di euro

FONDI - La soddisfazione del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli e del gruppo consiliare Lega per il nuovo piano regionale quinquennale

 

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La consigliera Chiara Biondi

Piano regionale quinquennale varato oggi in Consiglio regionale, stanziati oltre 8 milioni di euro per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza. La soddisfazione della Lega e di Fratelli d’Italia. «Veicoliamo un messaggio importante: lo sport non è solo agonismo, ma salute, valori, socialità. Grazie all’impegno dell’assessore regionale Giorgia Latini nel fare rete con tutte le componenti del mondo sportivo e sociale, possiamo non solo valorizzare le eccellenze sportive, ma puntiamo sulla pratica sportiva per includere e per contrastare abitudini e comportamenti che impattano negativamente sulla comunità».

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I consiglieri regionali della Lega

I consiglieri regionali della Lega, con l’intervento in aula della consigliera regionale Chiara Biondi, componente della commissione regionale sport, esprimono così la soddisfazione per l’approvazione del documento che definisce le line di indirizzo ed intervento in ambito sportivo per le quali la Regione stanzia oltre 6,5 milioni di cui si aggiungono 1,5 milioni di risorse statali per la disabilità. Solo per il 2022 oltre un quarto dello stanziamento (240mila euro) è destinato allo sport disabili.

«L’anima marchigiana e i valori sportivi hanno molto in comune: lavorare per ottenere successi e non cullarsi mai sugli allori facendosi trovare pronti da ogni sfida. Uno storico paradigma di vita che alcuni marchigiani hanno reso leggenda – aggiungono Biondi e i colleghi Marinelli, Bilò, Antonini, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi -. Basta guardare al Ct della Nazionale di Calcio, Roberto Mancini, appena confermato nel ruolo di testimonial delle Marche, all’oro olimpico di Gianmarco Tamberi o al medagliere della scherma jesina, agli scudetti del volley e del basket, ai titoli mondiali di Valentino Rossi. Sono esempi che dimostrano chiaramente non solo la vivacità della realtà sportiva marchigiana di cui dobbiamo essere orgogliosi, ma anche le sue grandi potenzialità. Il piano approvato oggi traduce in atti il dovere di supportarne lo sviluppo mettendo a disposizione le migliori opportunità che consentano letteralmente a tutti di ‘partecipare’ ed ai talenti di sbocciare e crescere al meglio».

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Carlo Ciccioli

E’ il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, il relatore di maggioranza della proposta di atto amministrativo “Piano regionale per la promozione della pratica sportiva e dello sport di cittadinanza 2021/2025” approvato durante la seduta odierna del Consiglio regionale. «Questa maggioranza conferma la massima attenzione che ripone nella promozione e valorizzazione dello Sport per tutti i marchigiani da molteplici punti di vista: sociale, politiche giovanili, economico e turistico». 

«Nell’ambito delle politiche di sviluppo delineate dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono previsti interventi per il potenziamento di infrastrutture per l’attività fisica e lo sport a scuola ed interventi di investimento per lo sport ed inclusione sociale. Nel Piano, quindi, si prevede uno stretto lavoro sinergico fra Regione, Enti Locali, il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), il Comitato italiano paralimpico (Cip), le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate, gli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, la Scuola di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Usr Marche, l’Asur e gli altri soggetti pubblici e privati interessati – sottolinea Ciccioli.

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Il Consiglio regionale

Per noi, la pratica sportiva regolare favorisce l’integrazione e l’inclusione fra tutte le fasce d’età; salute in quanto si ripercuote in positivo sul sistema sanitario regionale riducendo la sedentarietà e contribuendo a ridurre il rischio di particolari malattie croniche. E, attraverso un’opportuna promozione di eventi a caratura nazionale e internazionale, si implementeranno anche risvolti in campo economico e turistico.

Dunque, favorire il connubio sport e turismo può diventare un eccezionale volano per agganciare nuovi target, in particolare le giovani generazioni, interessati a vivere l’esperienza del turismo sportivo, una combinazione di attività fisica, fruizione in modalità sostenibile dell’ambiente, delle strutture dell’ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera della Regione -prosegue -. Si potranno individuare manifestazioni di particolare rilevanza, sul territorio regionale, a cui destinare specifici contributi a favore delle manifestazioni sportive. Inoltre, verranno promosse iniziative capaci di disincentivare l’abbandono della pratica sportiva.

L’obiettivo da perseguire è la diffusione delle attività sportive in tutti gli istituti scolastici. Considerata la dimensione trasversale dello sport, in collaborazione con i servizi regionali competenti in materia di istruzione e lavoro, si verificherà la fattibilità ad avviare un corso di studi universitario che preveda l’acquisizione di conoscenze di carattere economico-manageriale, legale e storico-culturale utili alla direzione tecnica, operativa e gestionale di strutture e organizzazioni sportive, mediante l’istituzione di figure professionali quale il manager sportivo, nonché verrà sostenuta la figura professionale del chinesiologo.

Inoltre la Regione favorirà il coinvolgimento attivo delle Università marchigiane per le importanti e qualificate competenze in materia – conclude Ciccioli. C’è l’intento di realizzare il Museo dello Sport che dovrà essere un “work in progress”, non un luogo statico, ma vivo, attraverso la fruizione delle scolaresche e la realizzazione presso la sua sede di convegni, manifestazioni, incontri e approfondimenti. Infine, la Regione intende adoperarsi per attivare le “palestre della salute” nel proprio territorio. Si tratta di strutture che, oltre ad ospitare le normali attività di palestra, presentano appositi requisiti che le rendono idonee ad accogliere cittadini con patologie croniche non trasmissibili stabilizzate (cardiopatici, broncopneumopatici, diabetici, nefropatici…) nello svolgimento di programmi di esercizio fisico prescritti dal medico».

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