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Ritirato l’ordine del giorno
sul caso Maiorano

OSIMO - Discusso ma poi non votato venerdì sera nella Sala Gialla l'atto presentato dalle Liste civiche che hanno invece appoggiato l'odg sul bullismo e cyber bullismo «apportando una modifica affinché tutti gli esperti del settore possano contribuire ad eventi mirati alla difesa dei tanti giovani colpiti da questo triste fenomeno». Discussa l'interrogazione di Achille Ginnetti (Pof) sulla situazione delle educatrici dell’Asso che da anni erogano il servizio di assistenza educativa a persone disabili in situazioni di gravità

 

La Sala Gialla nella seduta di venerdì scorso

 

 

«Un consiglio comunale terminato dopo le 2 del mattino. In discussione una variazione di bilancio con parere negativo da parte del collegio sindacale, dove si propone la copertura delle spese Asso per oltre 110 mila euro, che la società invece di investire nel sociale destina ai concerti estivi in piazza e stanzia per le imprese 50 mila euro a sostegno del caro bollette! Una sproporzione inaudita di scelte amministrative che, come i revisori dei conti, non ci siamo sentiti di sostenere». Monica Bordoni, capogruppo delle Liste civiche nella Sala Gialla di Osimo, commenta così gli esiti dell’assemblea cittadina convocata lo scorso 4 novembre.

Nel corso della seduta i movimenti civici hanno presentato diversi ordini del giorno, toccando temi sociali come il caso Maiorana, «affinché tragedie come questa non debbano più accadere». L’odg che impegnava l’amministrazione ad adoperarsi maggiormente per le persone vittime di violenza e le famiglie fragili (nato dalla trasformazione delle iniziale mozione di sfiducia che non ha raccolto le fime necessarie) è stato discusso ma poi è stato ritirato dopo gli emendamenti proposti dal Pd

La consigliera Monica Bordoni

Approvato invece, sempre con emendamento della maggioranza, l’ordg delle Liste civiche che chiedeva al Comune di deviare il traffico da via Sbrozzola al ponte verso Camerano.«Al centro dell’attenzione anche la sicurezza stradale in merito alla Ss 16 sia all’altezza del Cargopier,dove dovrà sorgere la rotatoria, sia all’altezza del Mcdonald, incroci che contano quotidiani incidenti anche mortali. – prosegue la nota di Monica Bordoni – Per quanto riguarda i problemi delle frazioni, abbiamo portato le istanze dei cittadini dell’Aspio e di via Baracca, zona residenziale dell’ Abbadia, affinché l’amministrazione ci investa per migliorare la qualità della vita dei residenti / contribuenti».

Tema importante anche quello del personale della Azienda Speciale Asso, «per il quale abbiamo chiesto di verificare le anomalie in essere nell’inquadramento in organico e di procedere immediatamente alla regolarizzazione e all’uniformità dei contratti collettivi in relazione alle effettiva mansioni svolte, nonché alla restituzione delle indennità dovute e non percepite fino ad oggi. In generale abbiamo toccato temi come il caro bollette per famiglie ed imprese, proponendo che 200 mila euro annui che la Sgr – Astea Energia di Rimini stanzia a favore del Comune di Osimo, per contributi a favore di eventi , vengano destinati per ques’anno a favore dell’emergenza energetica, a sostegno delle imprese e delle famiglie. Ordini del giorno che hanno evidenziato la negligenza dell’operato di questa amministrazione, tanto che i suoi rappresentanti non hanno avuto il coraggio di votare contro e dire a tutti i cittadini di Osimo “noi siamo contro le vostre istanze ben rappresentate dalle liste civiche” Contro il rispetto di espressione delle idee e dei pensieri delle minoranze, hanno emendato tutti i nostri atti al fine di stralciare le richieste, modificarle e boicottarne le finalità».

I consiglieri dei movimenti civici hanno anche appoggiato un ordine del giorno proposto dai consiglieri del Pd e M5S sul bullismo e cyber bullismo,«apportando una modifica affinché tutti gli esperti del settore possano contribuire ad eventi mirati alla difesa dei tanti giovani colpiti da questo triste fenomeno. Noi abbiamo espletato il nostro dovere. L’amministrazione si assumerà le sue responsabilità nei confronti dei cittadini. Come nota positiva, va detto che abbiamo approvato il piano delle opere pubbliche dove quest’anno, attraverso la Regione Marche, siamo riusciti a dare una un forte contributo per il mondo sportivo tutto» chiude la Bordoni.

Il consigliere Achille Ginnetti

E’ stato Achille Ginnetti, capogruppo di Progetto Osimo Futura, a portare in Consiglio comunale la situazione delle educatrici dell’Azienda Speciale del Comune di Osimo che da anni erogano il servizio di assistenza educativa a persone disabili in situazioni di gravità. Su oltre 30 educatrici della Asso, solo cinque usufruiscono del livello D1 del contratto delle cooperative sociali (in quanto provenienti da una Cooperativa che erogava il servizio e successivamente integrate nel personale Asso), tutte le altre hanno una qualifica più bassa rispetto alle mansioni richieste e svolte. Infatti la Asso dal 2014 al 2019 ha inquadrato le operatrici al secondo livello del contratto delle scuole private, equiparandole alle assistenti all’infanzia e addetti alle colonie. Solo nel 2019 le ha inquadrate al terzo livello ma nell’area del personale Ata e non di quello educativo che prevede anche un miglior trattamento economico.

«Per anni la Asso ha assegnato la qualifica di “assistente” o “assistente educatore” per motivi economici, ma è chiaro che, come previsto dalla legge, la figura professionale è quella di “educatore” e rientra nell’area dei servizi di istruzione, formazione e educazione» spiega Ginnetti insoddisfatto della risposta data dall’assessore Pellegrini alla sua interrogazione. «È evidente che c’è stato un vizio di forma ab initio perché la Asso Srl è cessata nel 2014 ed è divenuta Azienda Speciale del Comune di Osimo, ma questa Amministrazione ha deciso di continuare con un contratto di lavoro presumibilmente errato già all’origine in quanto l’inquadramento nell’area del personale Ata non equivale al personale educativo» commenta.

Il consigliere comunale di Pof rimarca la gravità della situazione. «Se c’è un vizio di forma e di sostanza deve essere sanato. Chi fa lo stesso lavoro deve avere lo stesso inquadramento del Ccnl corrispondente alle mansioni effettivamente svolte e l’adeguata retribuzione. Non è possibile che la Asso scriva al Comune che si farà carico dei 150 mila euro di deficit per i due concerti di questa estate e non prenda in considerazione una richiesta legittima dei lavoratori. Invitiamo l’Amministrazione ad un ripensamento. Noi andremo avanti e cercheremo di far riconoscere alle educatrici il giusto inquadramento che non hanno mai avuto e la giusta retribuzione perché svolgono un ruolo importantissimo per la comunità».

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