Riprendere i lavori, ormai completamente fermi dal 2015, e recuperare allo stesso tempo il sito archeologico della chiesa di Santa Maria del Carmine, andata distrutta con i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. E’ quello che intende fare la variante urbanistica approvata oggi dal Consiglio comunale. L’atto in particolare prevede l’ampliamento dello spazio destinato ai servizi igienici con un aumento di cubatura sul lato dello scalone Nappi, per consentire lo spostamento dei bagni e quindi la realizzazione di locali espositivi dei reperti archeologi, oltre alla copertura in vetro delle tre differenti pavimentazioni originali in cotto rinvenute durante i lavori di demolizione del bar. Il locale è stato demolito in seguito al mancato condono della veranda, realizzata nel 1959 dal Comune ma abusiva e non condonabile. La delibera di oggi permette di fare un passo avanti al progetto di ricostruzione del bar del Duomo firmato dal gestore Antonio Ambrosio, concessionario dell’area comunale in società con il vecchio gestore Salati. L’idea del patron del ristorante Il Giardino era quella di riaprire già in autunno, tra settembre e ottobre. E’ una corsa contro il tempo, dopo anni di immobilismo.
(E. Ga.)
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