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“Ceriscioli rimetta la delega alla sanità”
il no di Sinistra Italiana alla proposta di legge 145

POLITICA - Intervista al segretario regionale Giuseppe Buondonno sulle possibili conseguenze legate alla proposta di legge 145 e sul futuro del progetto politico di Liberi e Uguali

di Paolo Paoletti

Assoluta e profonda contrarietà alla proposta di legge regionale numero 145 sulla sanità anche da parte di Sinistra Italiana. “Come avevamo purtroppo previsto già in campagna elettorale – commenta il segretario regionale Giuseppe Buondonno – è la dimostrazione che la vicenda della privatizzazione dei punti di prelievo dell’Area Vasta 4 in realtà era l’anticipo di una scelta più generale, che passa da una privatizzazione strisciante ad una privatizzazione palese di pezzi importanti della sanità pubblica”.

È una battaglia che avevate portato avanti anche in campagna elettorale come Liberi e Uguali.

“Assolutamente sì, perché mentre da un lato si taglia a livello nazionale sulle assunzioni e sugli investimenti per la sanità pubblica, dall’altro lato nel locale si favoriscono interessi di soggetti privati. Hanno perfettamente ragione le organizzazioni sindacali, che colgono come in realtà i soggetti privati siano piuttosto identificabili e come sia soltanto vagamente generico il riferimento al terzo settore.”

Dal vostro punto di vista cosa andrebbe fatto?

“In ogni caso siamo convinti si debba investire e tutelare la sanità pubblica, in particolare quando si tratta di strutture finanziate dai cittadini e che debbono essere messe in condizioni di funzionare all’interno del sistema pubblico. Siamo contrari radicalmente ad ogni ulteriore forma di privatizzazione della sanità, anzi, siamo affinché si introduca su scala nazionale una netta distinzione tra pubblico e privato.”

E in che modo?

“Attraverso un chiaro intervento legislativo nazionale. Questa proposta di legge, invece, va in direzione esattamente opposta a quello che noi sosteniamo e che era anche nel programma elettorale di Liberi e Uguali.”

Cosa chiedete a Ceriscioli e alla Giunta regionale?

“Credo sarebbe veramente opportuno che Ceriscioli rimetta la delega alla sanità. Il fatto che vi siano importanti soggetti che operano nella sanità e che hanno finanziato la sua campagna elettorale rende assolutamente inopportuno che egli continui a svolgere direttamente questa attività.”

Ma è sufficiente che il presidente rimetta la delega?

“Purtroppo no, ma tutto questo andava già evitato all’inizio di questa legislatura. Questa proposta di legge conferma il giudizio che abbiamo già espresso e cioè che si tratta della peggiore Giunta regionale da quando le Regioni sono state introdotte. E a tal proposito sarebbe opportuno che tutte le forze che hanno sostenuto il progetto di Liberi e Uguali prendano le distanze dalla maggioranza di governo della Regione Marche.”

Ogni riferimento al consigliere Busilacchi è puramente voluto.

“Riteniamo che chi ha fatto parte della nostra esperienza non abbia alternative. Quella che governa la Regione Marche è una maggioranza con la quale mi sembra che nulla del progetto politico di Liberi e Uguali possa avere a che fare.”

Chiudiamo proprio con Liberi e Uguali: quale sarà il suo futuro?

“Noi come Sinistra Italiana abbiamo dato la chiara indicazione di proseguire quell’esperienza e di lavorare affinché si creino le condizioni per la trasformazione in un soggetto politico unico. Naturalmente, serve un netto cambio di passo, una distinzione inequivocabile dalle politiche privatistiche e sostanzialmente liberiste del Pd. Partito Democratico che persevera in una politica che lo ha profondamente snaturato ed allontanato da qualunque orizzonte di sinistra, secondo cui la salute deve essere garantita a tutti dallo Stato e non può essere trasformata in un affare di pochi. Ecco perché noi abbiamo bisogno di un profilo più netto e radicale di cambiamento.”

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