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Il premier Gentiloni consola i sindaci:
«Norme speciali per i Comuni più colpiti»

MUCCIA - Il presidente del Consiglio dei Ministri dimissionario ha incontrato il presidente della Regione Ceriscioli e gli 11 primi cittadini dell'entroterra. Tema caldo l'accelerazione della ricostruzione privata. Il commissario straordinario De Micheli ha assicurato: «Nessuna sospensione nell'attività del governo, io garantisco la continuità amministrativa»

Paolo Gentiloni a Muccia

 

Gentiloni ha incontrato il presidente della Regione Ceriscioli e i sindaci

di Monia Orazi

«Siamo nelle zone più colpite delle Marche, dove continuano le scosse di terremoto. Vogliamo dare un messaggio di rassicurazione e fiducia ai sindaci ed ai cittadini dell’intero territorio. Nei sindaci ho visto grande senso di responsabilità, voglia di collaborare con le istituzioni, la segnalazione di problemi che cercheremo di far contribuire a risolvere, al Parlamento nei prossimi mesi, vi è necessità di accelerare la ricostruzione privata, cercare di capire se per i Comuni più colpiti degli altri ci possano essere impegni normativi particolari». Così il premier uscente Paolo Gentiloni si è espresso a Muccia, dove è giunto in visita dopo la tappa alla Nuova Simonelli di Belforte. Il presidente del consiglio si è intrattenuto dalle 13.15 per circa un’ora a colloquio con gli undici sindaci dell’entroterra maceratese, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, alla presenza del capo nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli, del commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, del prefetto Roberta Preziotti, del presidente della Provincia Antonio Pettinari. «Questo territorio non può e non deve essere abbandonato, la presenza del governo significa che stiamo accanto ai sindaci ed ai cittadini, questa terra, per qualsiasi governo e parlamento, deve restare in cima all’agenda. A questa sequenza di scosse che continua e alimenta preoccupazione, possiamo contrapporre l’impegno continuo dello Stato, il contributo alla fiducia, la presenza delle imprese e del lavoro che è fondamentale. L’azione dello Stato non si interrompe in attesa del prossimo governo».

Paolo Gentiloni con il presidente Antonio Pettinari

Il commissario Paola De Micheli ha confermato che le norme allo studio, per velocizzare la ricostruzione, per affrontare il tema delle casette abusive ed i provvedimenti per il rilancio economico delle zone colpite dal terremoto, sono allo studio ed hanno incontrato il consenso dei gruppi parlamentari: «I sindaci sono tornati a parlare di questi temi, con approfondimenti, il premier Gentiloni è affezionato a questi territori, veniva in vacanza a Muccia, non c’è sospensione nell’attività del governo, io garantisco la continuità amministrativa, c’è consonanza con i sindaci sugli obiettivi ed i modi per raggiungerli. Sulla ridefinizione in fasce del cratere, deve giungere una proposta sul territorio, questo è il classico tema su cui Roma non può decidere».
Soddisfatto il padrone di casa, il sindaco Mario Baroni: «Nel dibattito c’è stato un interscambio su quelli che sono i problemi non solo di Muccia, ma anche del resto del territorio. Si è parlato delle prossime scadenze, del problema delle case abusive, sia il premier Gentiloni che il commissario De Micheli hanno recepito i problemi, servono dei provvedimenti». Il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci ha ricordato i temi principali trattati dai sindaci, già riassunti nella lettera da loro inviata alcuni giorni fa. «In prima linea c’è la riperimetrazione del cratere, per creare una zona rossa in cui inserire i centri più disastrati, per dare immediate risposte alle esigenze delle comunità, per evitare che questi territori, già spopolati, perdano ancora popolazione».

Quattro i macrotemi indicati da Gentilucci: «Oltre alla riperimetrazione del cratere, abbiamo chiesto con il supporto del presidente Ceriscioli, deroghe per cinque anni sugli standard per le scuole, perchè in tempo di guerra non si possono contare i numeri, una zona franca più equilibrata, per evitare di penalizzare i nostri operatori commerciali, la necessità di sburocratizzare le piccole difformità e gli abusi che rallentano la ricostruzione». Ha aggiunto il consigliere comunale Filippo Sensi di Visso: «I provvedimenti vanno calati nel territorio di riferimento, serve un interessamento diverso per i territori più colpiti. E’ stato toccato il tema delle difformità urbanistiche che rallentano la ricostruzione, vanno catalogate e gestite. Chi ha avuto danni più gravi di livello E, ha le Sae, per chi ha avuto danno B e prospettive di rientro più immediato, ora per questa tipologia di problemi, è in difficoltà. Oltre ai provvedimenti per le attività economiche, vanno previste deroghe edilizie. E’ una strada troppo in salita, quella di valutare le difformità secondo il testo unico dell’edilizia. Un altro tema è la difformità strutturale che viene seguita dal Genio civile, un problema di non poco conto da affrontare». Nessun commento all’uscita da parte del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, che ieri aveva invitato il presidente del consiglio ad andarlo a trovare a Camerino. Oggi pomeriggio il primo cittadino camerte ha convocato una riunione a porte chiuse, alla presenza del capo nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli, per fare il punto su tutti i ritardi e le criticità delle aree in cui si stanno realizzando le soluzioni abitative di emergenza.

 

Paolo Gentiloni in visita alla «Ferrari del caffè» FOTO

 

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