Autovelox di via d’Ancona, anche il secondo round è degli automobilisti. Pochi giorni fa, infatti, il giudice monocratico ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Osimo contro la sentenza del giudice di pace che nel novembre 2014 aveva accolto la richiesta di annullare la multa presa per eccesso di velocità da un automobilista, difeso in udienza dall’avvocato Fabrizio del Gobbo. L’uomo si era visto recapitare all’epoca una multa di 240 euro. Questo sarebbe il primo verdetto della seconda tranche della querelle ad essere emesso dal tribunale di corso Mazzini e, dunque, si prospettano in futuro altre sentenze dello stesso tenore. A ricorrere al giudice di pace erano state decine di persone tra i 400 multati tra giugno e settembre 2013 a causa del sorpasso del limite dei 50 km/h. La sentenza di primo grado, oltre a ritenere illegittima la postazione di via D’Ancona e ad annullare i verbali di contestazione, aveva fissato un principio di base: la distanza del velocar (ormai spento da 4 anni) dal segnale stradale di fine centro abitato San Biagio è inferiore al chilometro previsto dalla legge 120/2010. Quel dispositivo, peraltro installato in discesa in direzione Ancona, rispettava una distanza di soli 650 metri.
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