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Schnauzer fugge dal recinto
e sbrana un meticcio

CHIARAVALLE - I padroni del cagnolino ucciso e morto dopo 5 giorni di agonia: «quello che è accaduto a noi non deve ripetersi»

Shabby, il cane azzannato a Chiaravalle

 

di Talita Frezzi

Meticcio aggredito e sbranato da uno Schnauzer di grossa taglia, senza museruola nè guinzaglio, scappato dal recinto di casa. Il fatto è accaduto a Chiaravalle la scorda settimana. Dopo cinque giorni di agonia, lunedì il cagnolino – Shabby, meticcio incrociato Pinscher di nemmeno 7 chili – è morto. I padroni sono addolorati, ma trovano la forza di raccontare quanto accaduto. «E’ un dolore atroce – racconta Luca Centurelli, padrone di Shabby – lo amavamo molto, faceva parte della nostra famiglia da cinque anni. Mercoledì 12 febbraio durante la nostra consueta passeggiata dell’ora di pranzo in via Sant’Andrea, all’altezza dell’asilo, Shabby è stato aggredito da uno Schnauzer gigante che vagava libero lungo la pista ciclabile. Eravamo lontani, apparentemente in una situazione di sicurezza per il nostro cane, eppure è stato preso di mira da quel grosso Schnauzer che non ha aggredito gli altri cani presenti, ma il nostro.  L’altro cane l’ha azzannato e sbranato. Lunedì 17 febbraio ha finito di soffrire e ci ha lasciati. Nulla ce lo ridarà indietro – continua – ma ci sono degli aspetti di questa nostra tragedia su cui vorrei far riflettere, in primis l’intervento tardivo dei vigili urbani. La persona che ci ha aiutato ha raccontato che i vigili erano già stati avvertiti da tempo dall’asilo della presenza del grosso cane libero, ma sono arrivati in forte ritardo. Sì perché il cane, fuggito da una abitazione a qualche chilometro di distanza, era entrato addirittura nel giardino dell’asilo». I padroni dello Schnauzer lo stavano cercando, si erano accorti che era scappato dal recinto e non sapevano dove fosse finito. Centurelli lancia un messaggio. «Vorrei che la mia storia fosse da monito alle istituzioni – dice – un cane di grossa taglia per quanto ritenuto buono è comunque imprevedibile. Non ha attaccato tutti i cani nei paraggi ma è corso verso il nostro, nonostante noi fossimo lontani decine di metri da lui. Cosa sarebbe successo se ci fosse stato un bambino in mezzo? Una situazione del genere deve essere presa come una urgenza dalle autorità. Penso che sia a livello nazionale che locale si possa fare di più. Non credo che un’Amministrazione comunale possa essere interessata solo a multare chi non getta acqua potabile sopra la pipì del cane per le vie del centro. Penso occorrano controlli e anche sensibilizzazione verso tutti, procedure precise e metodi di intervento chiari e puntuali. La nostra tragedia si è consumata. Dobbiamo farcene una ragione, dobbiamo  cercare di ripartire. Ma una cosa del genere non deve ripetersi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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