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Senigallia “Città Resiliente”:
con la variante al Prg abbattuto
ancora il consumo di suolo

URBANISTICA - Accolte le richieste avanzate da molti proprietari di retrocedere terreni da edificabili a inedificabili per privilegiare piuttosto la rigenerazione urbana di ampie zone del territorio comunale

da sinistra l’assessore Maurizio Memè ed il sindaco Maurizio Mangialardi

 

Tra le principali azioni contenute nella variante parziale al Prg di Senigallia, denominata “Città Resiliente”, recentemente approvata dal consiglio comunale, figura l’impegno dell’Amministrazione comunale per una ulteriore riduzione del consumo di suolo, in linea con la pianificazione urbanistica degli ultimi dieci anni. Il nuovo strumento, infatti, amplia le possibilità già previste dalle varianti che lo hanno preceduto e che hanno permesso di rispondere favorevolmente alle richieste avanzate da molti cittadini di retrocedere terreni di proprietà da edificabili a inedificabili. Da sottolineare, inoltre, il fatto che quando la richiesta di declassamento ha interessato comparti urbanistici, sono stati coinvolti tutti i proprietari per cercare soluzioni condivise ed evitare contenziosi.

«La variante Città Resiliente – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – per la quale ringrazio il vicesindaco Memé del suo impegno e della sua dedizione nel portarla a compimento, corona dieci di scelte urbanistiche che hanno messo al centro il consumo zero di nuovo suolo attraverso la riqualificazione e il recupero di contenitori già esistenti, nonché la rigenerazione urbana di ampie zone della città che hanno fatto di Senigallia un esempio per molti altri comuni del territorio. La pianificazione adottata ha permesso di coniugare due esigenze fondamentali: da un lato favorire lo sviluppo di una politica ambientale sostenibile, volta a preservare il territorio dalla pressione antropica e dalla pericolosa impermeabilizzazione che mette a rischio il nostro assetto idrogeologico; dall’altro accogliere le richieste dei cittadini di retrocedere a inedificabili terreni di proprietà, su cui la precedente programmazione aveva individuato interventi vanificati poi dal perdurare delle crisi economica».

Complessivamente la variante “Città Resiliente” riporta oltre 115 mila metri quadrati di territorio alla destinazione agricola e riduce di oltre 200 mila metri quadrati le superfici fondiarie. «Numeri che testimoniano l’importanza del nuovo strumento – conclude il sindaco – e, in particolare, l’impegno messo dall’Amministrazione nella tutela del paesaggio, nella promozione turistica, ma anche nell’investimento sul recupero degli immobili, che mira a ridare fiato al settore edilizio».

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