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Coronavirus, il presidente del tribunale:
«Non c’è motivo di sospendere le udienze»

ANCONA - Giovanni Spinosa rassicura sulla piena funzionalità del Palazzo di Giustizia. «Serve buon senso. Adotteremo le dovute precauzioni». Il personale è stato dotato di guanti e mascherine. Lungo i corridoi verranno installati gli erogatori di gel igienizzanti

Il presidente del tribunale Spinosa

 

«Non c’è ragione di sospendere le udienze in tribunale. Le attività degli uffici vanno avanti regolarmente». La giustizia non si ferma davanti al Coronavirus. Ne è convinto Giovanni Spinosa, presidente del tribunale di corso Mazzini. Ieri, ha firmato un circolare che indica le prescrizioni da seguire per fronteggiare le criticità legate alla diffusione del virus, arrivato ormai nelle Marche con un caso conclamato. Nei prossimi giorni, anzitutto, verranno installati all’interno del palazzo gli erogatori di gel igienizzanti per le mani. Saranno collocati al di fuori delle aule d’udienza più affollate e nei piani che ospitano la volontaria giurisdizione e le pratiche per la protezione internazionale. Inoltre, verrà incrementata la pulizia dell’edificio e dei bagni con prodotti che hanno una concentrazione di alcol superiore al 60%. Il personale degli uffici è già stato dotato di mascherine e guanti in lattice. «Ma sono più per l’utenza che ne richiede l’uso, qualora si dovessero presentare delle patologie respiratorie, che per i dipendenti addetti agli sportelli» ha detto il presidente.

Le mascherine agli sportelli

Il tribunale di Rimini ha sospeso le udienze dalla scorso lunedì, quando in provincia non c’erano ancora contagiati. «Non nego di essermi confrontato con i presidenti di sezione per prendere in considerazione l’ipotesi di sospendere l’attività delle aule. Ma ci siamo trovati tutti d’accordo che non c’è motivo alcuno di stoppare le udienze. Serve buon senso». Nella circolare firmata dal presidente viene specificato:  «Non esiste, allo stato e salva ogni diversa valutazione delle competenti autorità ministeriali, alcuna ragione per rinviare le udienze che continueranno, pertanto, a svolgersi regolarmente, salvo il buon senso dei giudici nei casi di avvocati e altri professionisti o parti in causa provenienti dai Comuni epicentro della criticità».

(Fe.ser)

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