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Ruba un borsello ma ci lascia
le impronte digitali
prima di disfarsene: denunciato

SENIGALLIA - L'uomo, un 65enne dopo il furto, aveva gettato la refurtiva in un cassonetto con documenti, telefonino e carte di credito prima di fuggire solo con il denaro contante. Un testimone, dopo la denuncia ha segnalato il gesto ai carabinieri che, recuperati gli oggetti, li hanno fatti analizzare

foto d’archivio

 

 

Ruba un borsello con l’incasso della giornata, poi butta la refurtiva in un cassonetto ma, dopo i rilievi dattiloscopici svolti dai carabinieri, viene incastrato dalle sue stesse impronte digitali che avevano lascito sulla refurtiva in parte abbandonata. I militari della Stazione di Marzocca hanno denunciato un uomo per furto con destrezza. I fatti risalgono al 29 luglio, quando un uomo di Chiaravalle si trovava nel parcheggio esterno di un esercizio commerciale di Senigallia, intento a caricare della merce all’interno di un furgone di proprietà della ditta gestita da sua figlia. L’uomo aveva posizionato, all’interno del veicolo, un borsello contenente i suoi documenti, le carte di credito, due cellulari e l’incasso in contanti delle ultime fatture emesse, oltre ad alcuni soldi di sua proprietà, per un ammontare complessivo di 2.300 euro. A quel punto, mentre lui era intento a caricare la merce, due uomini, approfittando della sua distrazione, hanno preso furtivamente il borsello dall’interno del furgone e sono scappati, in direzione Ancona. Lungo il tragitto però i ladri hanno deciso di abbandonare parte della refurtiva, temendo di essere rintracciati tramite i telefoni cellulari. Così, lungo la Ss16, in zona Marzocca, si sono fermati a margine della carreggiata e hanno gettato in un cassonetto dell’immondizia i due cellulari e le carte di credito, tenendo per loro solo il denaro contante.

A quel punto hanno proseguito verso Ancona, facendo perdere le loro tracce. I carabinieri, intervenuti subito dopo il furto, si sono messi alla ricerca dei ladri e della refurtiva, e grazie alle indicazioni di una donna, che abita a Marzocca e che li aveva visti gettare nel cassonetto alcuni oggetti, sono riusciti a ritrovare i due cellulari e le carte di credito dell’uomo di Chiaravalle. Andando a controllare con accuratezza uno dei due telefoni appena rinvenuti, si sono accorti che erano presenti delle impronte digitali, che potevano essere riconducibili ai ladri. Gli accertamenti eseguiti nell’immediatezza hanno consentito di identificare colui che ha lasciato quelle impronte. Si tratta di un cittadino tunisino di 65 anni, senza fissa dimora, che corrisponde anche alla descrizione fornita da alcuni testimoni. Per lui, che già in passato si era reso responsabile di reati simili, è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona. Sono in corso ulteriori accertamenti, anche con l’ausilio di alcune immagini e delle informazioni dei testimoni, per incastrare anche l’altro uomo che si è reso responsabile del furto.

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