Una delegazione della segreteria provinciale del Sap di Ancona parteciperà domani, 14 ottobre, alla manifestazione nazionale “Basta aggressioni agli uomini di divisa”, che si svolgerà a Roma in Piazza del Popolo con inizio alle 10. La manifestazione è organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia, insieme al Sappe della Polizia Penitenziari, al Sim Carabinieri, al Sim Guardia di Finanza e al Conapo dei Vigili del Fuoco. Saranno presenti, in quanto condividono pienamente i temi della manifestazione, i rappresentanti dell’Fsp Polizia e del Les Polizia. Da tutta Italia convergeranno su Roma tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri e appartenenti alle Forze dell’Ordine. «Molteplici le motivazioni che hanno spinto il Sap ad una così decisa presa di posizione. – spiega il segretario provinciale Filippo Moschella – Sono passati molti mesi da quando il Sap ha iniziato con decisione a contare il numero delle aggressioni, sollevando il problema che oggi è scoppiato in tutta la sua gravità. Registriamo un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno. Praticamente più di 235 aggressioni al mese. Per il Sap è indispensabile ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali. Da mesi la ricerca di un confronto con coloro che hanno la responsabilità della sicurezza del paese. Il presidente del consiglio e il ministro dell’Interno ci aveva garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali. Nulla è stato fatto. Nulla, mentre aumentano le aggressioni e contemporaneamente crollano le tutele e le garanzie per gli uomini in divisa. Basti pensare al ragazzo assolto a Verbania dopo aver mandato un “Vaff…” ad una volante di polizia, e alla cruenta aggressione subita da due poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati. Le bodycam e il taser sono richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza, ma anche in questo caso nulla è stato determinato. La via è stata provocata proprio da questo silenzio, e l’appuntamento, inevitabile, sarà quello del 14 ottobre, a Piazza del Popolo a Roma».
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