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Osimo non può vietare le antenne 5G:
il Tar Marche da ragione al gestore Iliad

LA SOCIETA' di telefonia aveva impugnato l'ordinanza di maggio 2020 del sindaco Pugnaloni e le diffide a eseguire i lavori di riconfigurazione alla nuova tecnologia nelle stazioni radio base di via Amendola, via delle Querce e via Antonio Segni. Il decreto Semplificazione di agosto ha, però, cambiato gli ambiti di competenza dei primi cittadini. Pronto al varo in Consiglio comunale il nuovo regolamento comunale sulle antenne

Antenne sull’acquedotto di piazza del Duomo a Osimo (foto d’archivio)

 

 

Il gestore di telefonia Iliad vince il ricorso al Tar Marche contro il Comune di Osimo che con ordinanza sindacale, a maggio 2020 aveva disposto la sospensione della sperimentazione e attivazione di impianti 5G sul territorio in attesa di varare il nuovo regolamento comunale. Sulla scorta delle nuove disposizioni il Dipartimento comunale del Territorio aveva pertanto diffidato Iliad Italia dall’eseguire i lavori di riconfigurazione alla tecnologia 5G in tre stazioni radio base per telefonia di via Amendola,  via delle Querce e  via Antonio Segni, con avvio di procedura segnalata con la certificazione scia, tra giugno e luglio 2020. Il decreto Semplificazione dello scorso mese di agosto ha, però, cambiato gli ambiti di competenza vietando ai sindaci di intervenire con un’ordinanza a tutela della salute pubblica sul tema dell’esposizione ai campi elettromagnetici. Nella camera di consiglio del 13 gennaio scorso il Tar di Ancona ha annullato gli atti comunali del diniego, accertando «il diritto della società di telefonia di proseguire i lavori inibiti dal Comune (salvo che, ovviamente, che non esistano altre autonome cause ostative di cui il Tribunale non è stato posto a conoscenza)» si legge nella sentenza. Oltre ad aver accolto il ricorso di Iliad, i giudici amministrativi hanno condannato il Comune di Osimo al pagamento in favore della società ricorrente delle spese del giudizio, che ammontano a 3mila euro, oltre agli accessori di legge.

Il tavolo tecnico sul piano antenne del Comune di Osimo

Alla luce dei fatti la proposta di regolamento e del piano delle antenne del Comune di Osimo approderà presto in Consiglio comunale. La Giunta l’ha già approvata la scorsa settimana. «In Italia nel corso del 2020 è cresciuta l’insistenza verso la nuova tecnologia 5G ed a tutela della salute dei nostri concittadini, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, ho firmato un’ordinanza che vietava l’installazione del 5G fino ad approvazione del nuovo regolamento/piano antenne per la città di Osimo. – ricorda il sindaco Simone Pugnaloni – Nel frattempo però il governo ha esautorato i sindaci dal potere di ordinanza a tutela della salute pubblica sulla questione. Le società di comunicazione in particolare Fastweb ed Iliad si sono opposte alla mia scelta promuovendo un ricorso al Tar. L’orientamento dell’Amministrazione comunale di Osimo è stata quella di aprire un canale di dialogo con tutte le società di comunicazione sulle future installazioni da effettuare in territorio di Osimo esprimendo un indirizzo chiaro che in via principale predilige installazioni su aree pubbliche. L’area pubblica permette al Comune un maggiore potere contrattuale».

Il sindaco Simone Pugnaloni

Ad oggi si è svolto un lavoro di squadra che ha portato lunedi scorso in giunta a deliberare una presa d’atto di proposta di regolamento che aprira’ – nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale – la fase partecipativa di discussione con la città , con la consulta e la commissione ambiente e territorio, con i Comuni limitrofi, con le societa’ di comunicazione sulle aree pubbliche indicate dal Comune per future e possibili ubicazioni di antenne di ogni tecnologia. «L’Amministrazione comunale portera’ al dibattito del consiglio comunale il nuovo regolamento solo dopo aver incontrato tutti. – sottolinea il sindaco Pugnaloni – La proposta di regolamento racchiude una lavoro molto professionale che ha individuato per la prima volta un catasto delle antenne esistenti, le aree dove per legge è possibile installare ogni tipologia di antenne, le aree di interesse di interesse dei gestori, l’indicazione delle aree pubbliche che mette a disposizione il Comune. Preso atto che un no non sarà più possibile formularlo verso i gestori di telefonia, – aggiunge Simone Pugnaloni – l’obiettivo è far incontrare le esigenze della telefonia con quelle del rispetto dell’ambiente e dei cittadini. La sentenza è stata una sorpresa per tutti perchè con il gestore Iliad abbiamo aperto un canale di dialogo che ci ha portato a definire percorso comune. Un “accordo informale” che si tramuterà sicuramente in fatti concreti. Ad oggi solo Iliad ha proposto l’installazione di antenne 5G, mentre gli altri gestori hanno solo consegnato al Comune come ogni anno l’indicazione delle aree di interesse. Sulla base di esse e sulla base del nuovo regolamento-piano antenne del Comune troveremo una via comune per il progresso, ma anche per il rispetto dell’ambiente e dei nostri concittadini».

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