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Spaccio ed estorsioni al Piano:
condannati padre, madre e due figli

ANCONA - Quasi vent'anni di carcere complessivi per una famiglia di origine rom, arrestata nel maggio 2019 dalla Squadra Mobile per aver - diceva la procura - preso possesso della zona di piazza d'Armi, tra minacce, richieste di denaro, smercio di stupefacenti

La polizia all’epoca dell’operazione

 

Spaccio di droga, estorsioni e minacce: condannata un’intera famiglia di origine rom. In totale, padre, madre e due figli hanno subito una pena complessiva (inflitta in abbreviato) di 19 anni e tre mesi di reclusione. Non è stata riconosciuta l’associazione a delinquere, inizialmente contestata dal pm Rosario Lioniello. Tutti e quattro i componenti erano stati arrestati nel maggio del 2019 al termine di un’operazione condotta dalla Squadra Mobile. La condanna più alta è stata quella inflitta al capofamiglia, un 51enne: il gup Paola Moscaroli ha previsto una pena di sette anni e mezzo di reclusione. La moglie, coetanea, è stata condannata a quattro anni e dieci mesi; i figli (23 e 27 anni) a tre anni e otto mesi ciascuno. A tutti e quattro è stata riconosciuta l’estorsione, al capofamiglia anche i reati di lesioni personali, vari episodi di spaccio di droga e sostituzione di persona. Oltre all’associazione, sono caduti altri reati, come un episodio di rapina, stalking e circonvenzione di incapace. Nell’inchiesta sono  finite altre otto persone, tutte accusate di spaccio di eroina. Un’anconetana di 47 anni ha patteggiato otto mesi. Un anno, in abbreviato, ad altri due pusher: una slovacca di 51 anni e un 38enne marocchino. Altri cinque imputati sono stati rinviati a giudizio. Ai quattro rom è stata riconosciuta l’estorsione perpetrata ai danni di una coppia di assuntori di stupefacenti: sarebbe stata costretta sotto minaccia ad elargire poco meno di 5mila euro come presunti interessi di una partita di droga acquistata precedentemente da un gruppo di pusher albanesi. E ancora,  un acquirente che si era rifiutato di comprare la droga dai rom sarebbe stato brutalmente aggredito dal 51enne. Sotto tiro, anche un disabile fisico a cui sarebbero stati strappati 500 euro e i documenti identitari per far trascrivere al capofamiglia un contratto di utenza telefonica. Insieme alla moglie e a uno dei due figli, il 51enne avrebbe costretto il vicino di casa ad abbandonare l’alloggio di piazza d’Armi, in maniera tale che lo stabile  fosse occupato interamente dal loro nucleo familiare.

Estorsioni, truffe e spaccio al Piano, blitz all’alba della polizia: arrestata famiglia rom (Video)

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