Batteri e ammonica nel Fosso della vena a Porto Recanati, denunciate per inquinamento ambientale e deturpamento di acque pubbliche due amministratrici dell’Hotel House. Contestata anche una maxi multa che potrà arrivare a 60mila euro. I carabinieri forestali hanno chiuso l’indagine che ha riguardato il torrente che scorre nelle vicinanze del palazzone multietnico. Tutto era nato da diverse segnalazioni dei residenti che avevano notato più volte nel fiumiciattolo che arriva fino al laghetto Volpini acque putride e maleodoranti.
I militari, con la collaborazione dell’Arpam, hanno così svolto diversi sopralluoghi, accertamenti tecnici e campionamenti. Dalle analisi chimiche è emerso che l’anomalia derivava da acque reflue di natura urbana o domestica non adeguatamente trattate, che presentavano valori di ammoniaca e del batterio Escherichia coli, fino a 2.400 volte oltre il limite tabellare stabilito per legge. Oltre ai prelievi, è stata quindi controllata anche la regolarità del sistema di smaltimento delle acque reflue dell’Hotel House.
I carabinieri forestali hanno quindi appurato che le acque reflue del palazzo non venivano correttamente convogliate nella linea fognaria delle “acque nere”, ma finivano direttamente nella linea fognaria delle acque bianche meteoriche che si immette nel Fosso della Vena e di seguito nel laghetto Volpini. Secondo i militari, la contaminazione è avvenuta probabilmente a causa di un’errata manutenzione del sistema fognario presente all’interno dell’immobile, che per l’elevato numero di residenti produce un notevole apporto di acque nere. Da qui la denuncia di due professioniste che hanno ricoperto l’incarico di amministratore di condominio dell’Hotel House dal 2017 ad oggi. Contestata anche una sanzione che va da un minimo di 6mila a un massimo di 60mila euro.
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