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Quirinale, ‘Grandi elettori’:
Mangialardi va al presidio Caterpillar
prima di partire per Roma

JESI - Il capogruppo regionale del Pd voterà in parlamento per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. «La vostra vertenza è il simbolo di tante crisi, auspico che il nuovo Capo dello Stato sia espressione di questo spaccato di Paese largamente maggioritario» ha detto stamattina agli operai della multinazionale statunitense che rischiano il posto di lavoro. Domani mattina nuova assemblea sindacale dei lavoratori per decidere eventuali azioni di mobilitazione all'esito del primo incontro al Mise

Maurizio Mangialardi stamatina al presidio dei lavoratori della caterpillar a Jesi

 

Ha voluto salutare i lavoratori della Caterpillar di Jesi, questa mattina al presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di via Roncaglia, prima di partire per Roma dove in veste di ‘grande elettore’ delle Marche domani sarà chiamato in parlamento a votare il nuovo presidente della Repubblica. Un gesto simbolico, quello di Maurizio Mangiarlardi, capogruppo regionale del Partito Democratico, nella speranza che «il nuovo Capo dello Stato sia espressione di queste persone». «Per quanto mi riguarda, il percorso per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica inizia da qui, tra i lavoratori della Caterpillar, che da settimane sono raccolti in presidio permanente di fronte ai cancelli della fabbrica per difendere il loro futuro. – sottolinea Mangialardi in una nota – Il Capo dello Stato è il garante della Costituzione, che all’articolo 1 sancisce come la Repubblica italiana sia fondata sul lavoro, e all’articolo 41 definisce la responsabilità sociale dell’impresa, che non può svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. Ho dunque ritenuto utile, prima di accingermi a vivere questo importante e decisivo passaggio istituzionale, fare un bagno di realismo nelle difficoltà di queste donne e uomini che non si arrendono e continuano a lottare. Auspico che il nuovo presidente sia soprattutto l’anima e l’espressione di questo spaccato di Paese largamente maggioritario».

«La vertenza Caterpillar – aggiunge Mangialardi che domani nell’aula parlamentare rappresenterà le Marche con il governatore Acquaroli e il presodente del Consiglio regionale Latini – è un simbolo delle tante crisi che attanagliano il nostro territorio e l’intero Paese. Quanto sta accadendo qui, anche alla luce della grave e inaccettabile chiusura da parte della dirigenza a percorre soluzioni che permetterebbero di salvaguardare i livelli occupazionali e restituire speranza a tante famiglie, racconta nella maniera più drammatica i cambiamenti che stiamo vivendo, con le istituzioni locali e nazionali messe sotto scacco da operazioni speculative di grandi gruppi che, privi di una visione che non sia il mero profitto, non esitano a spremere i territori e a calpestare i diritti dei lavoratori. E’ necessario che il governo e il Parlamento si impegnino quanto prima a cambiare rotta se non vogliamo che l’uscita dall’emergenza sanitaria si trasformi in emergenza sociale».

La battaglia dei lavoratori della Caterpillar non si ferma dopo la fumata nera del primo incontro al Mise, svolto venerdì scorso. Sindacati e istituzioni continuano a insistere perché venga procrastinata la data per l’avvio dei licenziamenti collettivi fissata dalla Caterpillar per il 23 febbraio prossimo. Ci sono tempi tecnici da rispettare per permettere anche ai potenziali acquirenti (si parla di tre diverse aziende) di poter formalizzare le offerte. La multinazionale statunitense, però, non sembra intenzionata a rallentare. La Duplomatic, il gruppo lombardo che giovedì attraverso i suoi rappresentanti ha svolto un sopralluogo nell’azienda jesina, sarebbe stata invitata a definire le proprie intenzioni sull’acquisto entro il prossimo 14 febbraio. Nel frattempo un gruppo di consiglieri provinciali, Simone Pugnaloni, Andrea Storoni, Mirella Giangiacomi, Sandra Gambini, Jessica Amicucci e Sauro Ragni, hanno presentato un ordine del giorno per impegnare anche il presidente Daniele Carnevali «a sollecitare lo Stato e la Regione ad aprire nell’immediatezza un tavolo permanente di confronto dove anche la Provincia possa divenire parte attiva nella costruzione di un percorso di sostegno da parte delle istituzioni pubbliche all’azienda Caterpillar e ai lavoratori». Domani mattina  alle 12.30 intanto i lavoratori si sono dati appuntamento davanti ai cancelli della fabbrica per una nuova assemblea sindacale, intenzionati a valutare nuove azioni di mobilitazione primo del prossimo tavolo al Minsitero dello Sviluppo economico atteso entro la prossima settimana.

Redazione CA 

Acquaroli, Latini e Mangialardi chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica



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