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La madre ritira la pensione
e il figlio vuole i soldi per la droga:
arrestato un 27enne

ANCONA - Il giovane non ha rispettato il divieto di avvicinamento alla donna. Chiamata la polizia, sul posto sono intervenute due Volanti

Le Volanti della polizia in via Macerata (Archivio)

Intervento delle Volanti nel pomeriggio di ieri in via Macerata per la segnalazione di un figlio, sottoposto alla misura di non avvicinamento alla madre, che aveva violato il dispositivo.
Giunti sul luogo, i poliziotti hanno trovato la donna, a tutela della quale lo scorso 23 marzo il Gip di Ancona aveva emesso la misura cautelare a carico del 27enne, gravato da molti precedenti penali sia in materia di stupefacenti, che per lesioni e maltrattamenti in famiglia.
Da quanto ricostruito dagli agenti il ragazzo, consapevole che la madre ai primi del mese riscuote la pensione, si era fatto trovare in prossimità dell’abitazione e al rifiuto della donna di dargli dei soldi per l’acquisto della droga, ha iniziato a spintonarla per poi entrare nell’appartamento lasciando la madre fuori.
La donna ha quindi chiamato la polizia avvisando anche il figlio di ciò che stava facendo. Scesa in strada in attesa della Volante, il giovane si è però dato alla fuga.
La Centrale Operativa ha quindi inviato un’altra pattuglia sul luogo per effettuare le ricerche del 27enne rintracciato a una distanza comunque inferiore ai 500 metri disposti dalla misura cautelare.
Il giovane è stato quindi bloccato e accompagnato in questura dove è stato arrestato.
Processato questa mattina, al termine dell’udienza il giudice ha disposto la liberazione del ragazzo, rinviando la trattazione nel merito al giudice del procedimento principale.
La Polizia di Stato, da sempre vicina alle donne vittime di violenza, ribadisce la correttezza del comportamento dell’anziana madre, che ha prontamente avvisato le forze dell’ordine.
Purtroppo sia nel caso di violenza domestica, che di stalking, il rischio di recidive è tra il 7% e il 9%. Per questo motivo i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura provvedono periodicamente a verificare l’attualità delle condotte poste in essere ai danni delle vittime, anche al fine di richiedere adeguate misure di sorveglianza speciale a carico degli indagati.
«Esserci sempre – ha commentato il questore – è anche continuare a vigilare sulle vittime di reato per garantire loro sicurezza e protezione».

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