
da sin. Massimiliano Polacco, Iosilito Gioacchini, Michela Glorio, Francesco Pirani, Michela Staffolani e Federica Polacco
«Osimo da quasi due anni si trova in uno stato di stallo, frenata da due campagne elettorali consecutive che hanno lasciato le sue strade, i progetti e le speranze in sospeso. Tuttavia, mentre il centro storico si è fermato, gli imprenditori osimani non si sono arresi: hanno continuato ad investire, a credere in questa terra, a portare valore e a mantenere viva la nostra comunità. Questi sono i veri motori di Osimo, i “protagonisti” di questa comunità. Oggi, tuttavia, molti non sono venuti perché hanno perso la voglia di ascoltare le chiacchiere, o qualcuno è troppo arrabbiato per partecipare, altri ancora non credono più alla politica osimana». E’ stato chiaro fin dall’esodio il discorso di presentazione dei 3 candidati sindaci pronunciato oggi poneriggio da Iosilito Gioacchini, che, come presidente della Delegazione di Osimo di Confcommercio Marche Centrali, ha moderato il faccia a faccia.
A Palazzo comunale il rappresentante delle imprese e dei cittadini« che ogni giorno, con passione e dedizione, investono nel futuro di questa città» ha chiamato alle 15 di oggi a un confronto diretto Michela Glorio (centrosinistra), Michela Staffolani (centrodestra) e Francesco Pirani (coalizione civica) per segnalare intanto «la situazione molto grave che vive la città, e questa diffidenza e disillusione sono segnali preoccupanti che non possiamo ignorare» ha sottolineato. All’incontro pubblico era presente anche Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Marche e Marche Centrali. Gioacchini ha segnalato come la desertificazione commerciale rappresenti «una ferita profonda per l’idea stessa di cittadinanza, di comunità e di identità locale. Confcommercio è un partner affidabile, una voce ascoltata e rispettata, che lavora ogni giorno per tutelare e valorizzare il ruolo di imprese e cittadini. Tuttavia, troppo spesso ci troviamo a dover chiedere ascolto e coinvolgimento solo in momenti di crisi o emergenza. Non possiamo più permetterci di essere chiamati all’ultimo minuto, quando le questioni sono ormai diventate urgenze da risolvere in fretta. Vogliamo e meritiamo un ruolo attivo, una partecipazione che sia protagonista e non solo spettatrice. Vogliamo essere coinvolti nelle decisioni che riguardano lo sviluppo quotidiano, strategico e futuro di Osimo, perché crediamo che il nostro contributo possa fare la differenza. Chiediamo rispetto, attenzione e collaborazione».
Insomma i commercianti non sono un peso «ma una risorsa. Non siamo l’organizzazione da chiamare solo in extremis, ma un partner affidabile e motivato a costruire un domani migliore per questa città. Oggi, di fronte alle sfide che ci attendono, vogliamo guardare avanti, senza risposte di circostanza o frasi fatte. Ci rivolgiamo a voi, candidati e amministratori, con la speranza che questa occasione possa essere il primo passo verso un dialogo serio, costruttivo e duraturo. Perché Osimo merita di più: azioni concrete, progetti condivisi e una visione chiara di sviluppo. Il nostro obiettivo è che questa città non resti ferma, ma si rimetta in movimento. Che si risolvano i problemi di viabilità, che si valorizzi la cultura, che si attraggano eventi di livello, e che si investa nel futuro delle imprese e del territorio, anche attraverso politiche di sostenibilità ambientale ed energetica. Vogliamo essere parte attiva di questa rinascita, non un semplice complemento, ma un elemento di forza e di proposta».
Poi, insieme a Federica Polacco, responsabile Area Marketing e territorio di Confocmmercio, ha chiesto ai tre candidati sindaci di astenersi da comportamenti scorretti, da tifoserie da stadio o atteggiamenti poco rispettosi nella speranza che le risposte «siano un banco di prova per una discussione autentica, costruttiva e orientata al futuro, che superi polemiche sterili e si concentri sui reali bisogni della nostra città». A Glorio, Staffolani e Pirani è stato chiesto quali progetti sono stati pensati per la viabilità. Confcommercio crede nel progetto di una metropolitana di superficie che colleghi Osimo ad Ancona e sulla necessità di risolvere i problemi del traffico nella zona da San Carlo a via Marco Polo fino alla Gironda. Anche la cultura «viva, accessibile e partecipata, che coinvolga davvero tutta la comunità» è stata al centro del dibattito, dalla necessità di istitire la Festa dei Fiori all’importanza della Coppa Pianisti. In quest’ottica Confcommercio ha chiesto ai tre aspiranti sindaci quale grande evento pensano di realizzare per rendere la città «riconoscibile, attrattiva e capace di generare f lussi turistici nuovi. Eventi come “AgriBirrio” hanno dimostrato che è possibile costruire proposte valide, rispettose del contesto urbano e capaci di portare valore alle attività commerciali. Per questo riteniamo fondamentale saper selezionare le iniziative».
Addentrandosi nei problemi collegati alla categoria è stato poi chiesto quali strumenti di sostegno saranno studiati per le imprese commerciali in tema di sostenibilità ambientale, economica ed energetica e per agevolare percorsi di innovazione. Alro punto nodale affrontato è stato quello dei i dehors. In assenza di una nuova proroga delle autorizzazioni semplificate da parte del Governo centrale, a partire dal 2026 i pubblici esercizi del centro storico di Osimo dovranno adeguarsi alla normativa vigente, in attesa della nuova Legge Quadro nazionale già annunciata dal Mimit e ai tre candidati è stato chiesto quali misure metteranno in campo per aiutare le imprese del territorio ad affrontare i costi e le complessità legate all’adeguamento dei gazebo. Infine è stata inevitabile anche un domanda sulle attività economiche che animano non solo il centro storico, ma anche le periferie e che «spesso sono dimenticate mentre sono il cuore pulsante di Osimo. Confcommercio Marche Centrali è pronta a fare la sua parte, mettendosi a disposizione della futura Amministrazione per costruire insieme percorsi di crescita sostenibili, inclusivi, duraturi. Ma pretendiamo un ruolo attivo, un ascolto reale e continuo». A Michela Glorio, Michela Staffolani e Francesco Pirani è stato chiesto impegno e fatti concreti, se eletti, per dare valore al comparto del terziario.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati