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Ricapitalizzazione Ecofon,
la partecipazione azionaria
di Osimo sale al 25%

OPERAZIONE RIFIUTI - L'atto è stato approvato oggi pomeriggio in consiglio comunale con i voti della maggioranza democrat. Contrarie le minoranze che aveva presentato un emendamento consigliando di posticipare il voto per attedere l'esito di alcuni ricorsi al Tar. "Il passo successivo sarà la costituzione della NewCo, la società consortile con Multiservizi spa” ha annunciato il sindaco Simone Pugnaloni

Il sindaco Pugnaloni nella Sala Gialla di Osimo

Semaforo verde per la ricapitalizzazione di Ecofon, la spa interamente pubblica che si candida con Multiservizi spa a gestire ‘in house’ il ciclo integrato dei rifiuti nell’Ata2 dopo la costituizione di una New.Co (leggi l’articolo). Oggi pomeriggio l’aula consiliare osimana ha approvato l’incremento al 25% della partecipazione azionaria del Comune di Osimo, parificando così le quote degli altri 3 soci Ecofon, vale a dire i Comuni di Filottrano, Numana e Sirolo. Dall’atto di fondazione avvenuta nel 2004, Osimo partecipava alla società solo all’1.34%. L’atto votato oggi nella Sala Gialla ha, inoltre, stabilito quali sono i compiti affidati al Comune di Osimo, attraverso la sua partecipata Astea spa, perché di fatto gli immobili, le strutture e il personale appartengono ad Astea, a servizio di questi 4 Comuni. “E’ un atto propedeutico verso la ripartizione pro-quota delle azioni in Ecofon e la successiva costituzione della NewCo, la società consortile con Multiservizi spa che gestirà il servizio da Fabriano fino ad Ancona, e che lascerà spazio nella Valmusone ai 110 anni di storia di Astea” ha spiegato il sindaco Simone Pugnaloni

Giorgio Campanari, capogruppo del gruppo di maggioranza Pd

Tra i 20 votanti, l’ok alla ricapitalizzazione è arrivato con il voto favorevole dei 13 consiglieri di maggioranza, mentre i 7 di minoranza (Liste civiche e M5S) hanno detto no. Le minoranze in particolare avevano presentato un emendamento al documento con l’invito a temporeggiare, ad attendere l’evolversi della situazione del contenzioso pendente al Tar Marche sull’operazione rifiuti. “E’ un utile consiglio che diamo all’amministrazione comunale – ha spiegato il capogruppo delle liste civiche Sandro Antonelli– Sottoponiamo solo alla vostra attenzione un approfondimento”. Giorgio Campanari (Pd) ha ribattuto però che “la stessa delibera osimana sarà votata anche nei consigli comunali di Sirolo Numana e Filottrano. Oggi decidiamo solo che il Comune di Osimo arriva al 25% delle quote in affidamento, senza alcuna spesa”. L’emendamento non è passato. La consigliera Monica Bordoni (liste civiche) ha inoltre espresso dubbi e perplessità sul costo-zero della ricapitalizzazione e sul futuro del personale (leggi l’articolo). “Quando ci saranno da ripianare le perdite di Ecofon dovremo ripianarle al 25% e non più all’1,34%, – ha eccepito l’esponente dei movimenti civici – Quell’emendamento era un paracadute per valutare meglio tutta l’operazione. Se invece dietro c’è un sistema macchinoso del Pd al quale siete assoggettati, allora abbiate il coraggio di dirlo”.

Il capogruppo delle liste civiche, Sandro Antonelli

Ma il sindaco Pugnaloni ha garantito che “grazie alla ricapitalizzazione piuttosto che una liquidazione della Ecofon, sarà superato anche il problema delle perdite societarie. Per arrivare alla gestione pubblica dei rifiuti e all’affidamento in house, questa è l’unica via possibile. – ha rimarcato Pugnaloni– Se invece preferite la gara, allora la nostra visione è diversa dalla nostra. Stiamo solo riportando i soci alla parità. Facciamo questa scelta anche per salvaguardare le maestranze. Gli stessi sindacalisti vogliono questa operazione. Se votate contro, voi delle liste civiche e del M5S, siete contro la gestione pubblica dei rifiuti” ha tuonato il sindaco. Antonelli ha ribadito il no del suo gruppo “non perché siamo a favore del privato. – ha evidenziato- Ma tra tutti i problemi ci risulta anche che le tariffe verranno individuati tra i valori più alti. Ci sarà una ricaduta pesante per le tasche delle famiglie osimani”. In aggiunta Dino Latini ha aggiunto che “nessuno fa il tifo per il privato, ma ci sono ricorsi pendenti e sarebbe opportuno attendere” mentre Sara Andreoli (M5S) ha ribadito la sua contrarietà pur ricordando che il sindaco grillino di Castelfidardo, Roberto Ascani, ha votato con Ancona e Osimo  all’Ata 2 “perché è riuscito a inserire modifiche all’operazione suggerite dal M5s”. Oggi pomeriggio la delibera consiliare è stata, pertanto, approvata senza variazioni.

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