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Centro storico in degrado,
Latini: “La soluzione? Detassare”

OSIMO - Nel cuore di Osimo le attività commerciali sono in sofferenza e la strategia per fermare l'emorragia di negozi proposta dall'ex sindaco delle liste civiche è quella di ridurre la pressione fiscale e poi snellire gli iter burocratici. “Fare una tappa del Giro d’Italia quale surrogato della svendita di Astea Energia s.p.a. non è un grande vantaggio per i commercianti" sostiene

Il cuore della città dei senza testa: piazza Boccolino e palazzo comunale (foto Bruno Severini)

Osimo, Corso Mazzini

Il nostro modo di vedere il commercio ad Osimo è questo. Noi vogliamo detassare (Imu, Tasi, Tari, luce acqua e gas) completamente tutte le attività produttive site nel centro storico, perché prima di chiedere loro altri sforzi, occorre metterle in condizioni economiche di farcela, cosa che oggi è quasi impossibile, vista la moria di negozi e attività che riscontriamo essere avvenuta paurosamente negli ultimi anni nel centro storico della nostra città”. A parlare è l’ex sindaco Dino Latini, consiglere comunale di minoranza della Liste civiche di Osimo.Fuori del centro storico, vogliamo una detassazione attenuata, ma con un controllo di garanzia per le tante attività che subiscono diminuzione di fatturato a causa di tutte le iniziative spontanee, illecite o al limite della norma. – prosegue Latini – E comunque vogliamo dare servizi amministrativi, finanziari, legali veri, continui, aggiornati e a costo zero, che possano evitare di perdere giornate dietro adempimenti che mettono solo in difficoltà chi lavora. E poi ancora rivoltare i procedimenti burocratici e il modo di rapportarsi del Comune, dell’Astea s.p.a. e delle altre società di servizi, con i commercianti e con le altre attività produttive. Queste sono le priorità”.

l’ex sindaco di Osimo, Dino Latini (liste civiche)

Secondo Dino Latini, “fare una tappa del Giro d’Italia quale surrogato della svendita di Astea Energia s.p.a. non è un grande vantaggio per i commercianti. Chiedere loro di stare aperti alle 15 del pomeriggio per massimo 15 persone in visita significa non tenere conto di quante spese avranno in più. Coinvolgerli solo per i soldi per il Natale o simile significa farsi finanziare, senza una filosofia vera di rete commerciale da pubblicizzare. Durante la nostra amministrazione abbiamo realizzato i parcheggi stellari richiesti da Confcommercio, ma il risultato fu scarso, mentre il Tiramisù, da noi voluto, ha funzionato. Ci avevano chiesto poi il restauro del centro storico e questo è avvenuto nel giro di 5 anni: tutte le vie e piazze sono state rifatte, aperte le grotte, rifatto l’ufficio turistico, iniziata la filodiffusione, scontato l’Ici, bandito l’aiuto annuale di 50 mila euro alle imprese, portato i parcheggi fin davanti al Comune, mantenute le multine a 4 euro”.

Un altro scorcio di Corso Mazzini a Osimo

L’ex sindaco rileva però che nonostante tutte le iniziative “ci si contestava, mentre ora con bagni in degrado, manutenzione inesistente, multe a 25 euro e zero interventi promessi, pare che sia la strada giusta per  questa associazione di categoria, che chiede maxi interventi del Comune, salvo poi chiedersi cosa ci rimane da vendere per finanziarli. Noi vogliamo passi piccoli, ma concreti e, senza ripetere i nostri errori del passato, garantire segni visibili per ogni titolare di attività produttiva, in primis i commercianti del centro storico”.

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