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Alle Muse la danza di Hofesh Shechter:
«Ballerini e proiezioni,
così vi farò emozionare»

ANCONA - Il coreografo israeliano porta lo spettacolo Political Mother Unplugged, tracciando i temi della violenza e del totalitarismo. Ad interpretarli, una compagnia di giovani di danzatori di età compresa tra i 18 e i 25 anni: «Cerco persone che siano umane, umili. È chiaro che devono anche avere abilità, forza, musicalità e tante altre qualità, ma per me l'aspetto umano è quello che conta più di tutti»

Hofesh Shecter (by
Hugo-Glendinning )

 

Di Adriana Malandrino

Undici anni sono passati dalla prima di Political Mother, coreografia che lanciò l’israeliano Hofesh Shechter nell’Olimpo dei coreografi mondiali. Al Teatro delle Muse, stasera e domani (ore 20.45), arriva in esclusiva regionale con Political Mother Unplugged, la versione ridisegnata per la Shechter II, la compagnia giovane con danzatori dai 18 ai 25 anni, tra i migliori talenti in circolazione. È uno di quegli appuntamenti da non perdere nel cartellone 2021-22 del teatro diretto da Velia Papa. Totalitarismo e violenza psicologica erano i temi che mossero la creazione un decennio fa, oggi cosa resta di questi due concetti? «Sfortunatamente la violenza è ancora una parte consistente del nostro mondo e come società ci sono ancora molti progressi che dobbiamo fare per capire come andare avanti oltre la violenza- ci spiega Shechter- Vedendo il lavoro a distanza di 11 anni, riecheggiano ancora immagini ed esperienze potenti del nostro mondo attuale, e posso solo sperare che questo specchio ci aiuti a riflettere e migliorare come individui e come comunità». Un movimento potente, tribale e ancestrale muove i danzatori di questa straordinaria compagnia, scelti personalmente dal coreografo che precisa: «Nei danzatori cerco persone che siano umane, umili. È chiaro che devono anche avere abilità, forza, musicalità e tante altre qualità, ma per me l’aspetto umano è quello che conta più di tutti». Ma come è cambiato il lavoro più famoso del coreografo israeliano nel corso di questi anni? «La differenza principale è la proiezione animata, che è un elemento nuovo nello spettacolo- conclude Shechter- La proiezione va a sostituire i musicisti che suonavano dal vivo, ma abbiamo registrato i musicisti perciò la traccia musicale è comunque completa. L’animazione rappresenta elementi teatrali e fa da sfondo al mondo dei ballerini, creando un contesto sociale ed emozionale intorno alla loro presenza. È questo il bellissimo lavoro di Shay Hamias, che si è appunto occupato delle video proiezioni». Oltre alla coreografia, Shechter firma anche alcune delle musiche e l’arrangiamento delle percussioni. I danzatori in scena: Jared Brown, Jack Butler, Chieh-Hann Chang, Evelyn Hart, Charles Heinrich, Evelien Jansen, Rosalia Panepinto, Jill Goh Su-Jen, Niek Wagenaar.

Political Mother Unplugged in esclusiva regionale alle Muse

 

 

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