Papa Francesco a Loreto con mons. Fabio Dal Cin
Oggi, nel giorno in cui Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre, al Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto a mezzogiorno ha suonato la “Loreta”, la grande campana che annuncia momenti importanti e significativi per la Chiesa. Ha suonato 88 colpi, tanti quanti gli anni di Papa Francesco.
Questa sera alle ore 20.30, prima della celebrazione dell’ultima messa festiva, sarà recitato il Santo Rosario in suffragio per Papa Francesco. Fedeli e loretani sono invitati a partecipare a questo incontro di preghiera.
«Ho il cuore triste per la mancanza di Papa Francesco – ha detto l’Arcivescovo, Monsignor Fabio Dal Cin -. Però ringrazio il Signore per il dono che lui è stato per la Chiesa e per il mondo intero. E grazie per averci soprattutto richiamato alla verità del Vangelo, vissuto nella concretezza della vita. Ieri ancora una volta ci ha stupito, è uscito a salutare la folla in piazza San Pietro quasi a voler abbracciare tutta la Chiesa, tutti i fedeli e abbracciare il mondo intero. È stato il suo modo di congedarsi da tutti noi. Lui solitamente iniziava i suoi incontri con il buongiorno e la buona sera come si è presentato il giorno dell’elezione sulla loggia di San Pietro. Penso che questa mattina il buongiorno lo abbia ricevuto in Paradiso da tutti quei poveri, quegli ultimi, quegli scartati, del mondo, gli infelici che lui ha difeso, aiutato, e incoraggiato a vivere. E’ stato il Papa della misericordia per tutti e dunque anche della speranza per tutti, il Papa della pace. E’ stato il Papa che ci ha insegnato a vivere il Vangelo, a scommettere sul Vangelo. Il suo esempio ispiri tutti noi ad agire per la giustizia, per la pace, per l’unità in nome di quel Cristo in cui lui ha sempre creduto, sperato e amato».
«A nome della diocesi di Camerino-San Severino Marche e della diocesi di Fabriano-Matelica – ha detto il Vescovo di Fabriano-Matelica Mons. Francesco Massara – esprimo profondo cordoglio per la morte del Santo Padre Francesco. Al tempo stesso mi faccio portavoce della gratitudine del popolo di Dio per la grazia e il dono di aver attraversato sotto la Sua guida un tempo carico di sfide, opportunità e cambiamenti nella Chiesa e nel mondo. Resterà nei nostri cuori come imperituro insegnamento la luminosa testimonianza di un pastore con l’odore delle pecore per il quale “il nome di Dio è misericordia” e “il vero modo di amare è condividere”. Sulle sue orme il nostro impegno ad andare incontro alle necessità dei fratelli e delle sorelle per realizzare la nuova evangelizzazione verso cui il Papa ha orientato l’Ecclesia in uscita».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati