Morte Papa Francesco,
il cordoglio delle Marche:
«Se ne va una figura straordinaria»

LUTTO - I messaggi dei vescovi Marconi e Pennacchio, del governatore delle Marche Francesco Acquaroli, dell'europarlamentare Matteo Ricci e del commissario alla ricostruzione Guido Castelli: «Fu sempre vicino al nostro territorio. Ci invitò a vedere nelle macerie non solo la distruzione, ma anche la possibilità di rinascere»

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Nazzareno Marconi con Papa Francesco

«Se ne va una figura straordinaria» è l’ultimo saluto delle istituzioni locali a Papa Bergoglio, morto questa mattina a Casa Santa Marta a Roma. 

«Lo accompagniamo con la nostra preghiera – ha detto Monsignor Nazzareno Marconi, vescovo della Diocesi di Macerata -, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera “Gioia del Vangelo” di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo».

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Papa Francesco (nel riquadro Monsingor Pennacchio)

L’addio al papa arriva anche da Monsignor Rocco Pennacchio, vescovo della Diocesi di Fermo che comprende diverse comuni maceratesi tra cui Civitanova: «Il popolo di Dio che è nell’Arcidiocesi di Fermo, è grato al Signore per il dono di Papa Francesco alla Chiesa, in questi ultimi dodici anni. Ognuno di noi ha un ricordo che custodisce nel cuore. Rimarrà vivida la testimonianza da persona ammalata che lo ha reso solidale con i sofferenti. Il suo desiderio di rimanere tra la gente fino all’ultimo, fino alla benedizione pasquale di ieri, rimane il suo testamento spirituale soprattutto per tutti i pastori della Chiesa. La Sposa di Cristo, che con Francesco ha ricevuto una formidabile spinta ad uscire da se stessa per annunciare il Vangelo e costruire la pace, farà tesoro del suo magistero perché ogni uomo e ogni donna, i poveri soprattutto, vengano accolti e toccati dalla misericordia di Dio. Il Signore Risorto, culmine della nostra speranza, gli apra le porte della vita eterna».

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Il presidente Francesco Acquaroli e Papa Francesco

Messaggi di cordoglio arrivano anche dalla politica. «Con immenso dolore apprendo della scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo – è il saluto del presidente delle Marche, Francesco Acquaroli -. Custodirò per sempre nel cuore l’emozione e l’onore di averlo incontrato insieme ai sindaci nei nostri Comuni colpiti dal sisma. Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino».

«Scomparsa una figura straordinaria – ha detto l’europarlamentare del Partito Democratico Matteo Ricci,  candidato governatore del Pd -. Ha messo al centro gli ultimi, la pace, il dialogo. La morte di Papa Francesco segna la scomparsa di una figura straordinaria, capace di parlare al mondo con semplicità, profondità e coraggio. Nei suoi anni di Pontificato, ha messo al centro gli ultimi, la pace, il dialogo. Il suo esempio resterà un faro per tutti, credenti e non».

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«La scomparsa di Papa Francesco – scrive il commissario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli – segna un momento di profondo dolore per la Chiesa e per tutti coloro che hanno trovato nelle sue parole e nei suoi gesti una guida spirituale autentica. Per me e, penso di poter dire, per tutta la comunità del sisma 2016, il suo ricordo è legato in modo indelebile alla vicinanza che ha sempre dimostrato verso le nostre terre colpite da quella tragedia. Papa Francesco volle incontrarci il 24 novembre di due anni fa nella Sala Clementina». Continua Castelli: «Ci invitò a vedere nelle macerie non solo la distruzione, ma anche la possibilità di rinascere. Le sue parole di conforto in uno dei momenti più difficili per l’Italia centrale, restano scolpite nella memoria collettiva delle nostre comunità. In quell’abbraccio ai terremotati, c’era tutto lo spirito di un Pontefice che ha saputo mettere al centro i più fragili. A Dio, Papa Francesco».

Papa Francesco a Loreto

Dolore e sgomento hanno segnato questo lunedì dell’Angelo.
«A nome dell’Assemblea Legislativa delle Marche – ha detto il presidente Dino Latini -, esprimo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Con la sua guida illuminata, Papa Francesco ha rappresentato un faro di speranza, umiltà e compassione per milioni di persone in tutto il mondo. La nostra Regione ha avuto l’onore di accogliere più volte il Santo Padre, che ha sempre dimostrato una sincera vicinanza alle Marche, non solo con le parole ma con la sua presenza concreta. Indimenticabile resta la sua visita nei luoghi colpiti dal terremoto, nella Diocesi di Camerino-Sanseverino, dove nel giugno del 2019 ha portato conforto, speranza e un messaggio di solidarietà a tutte le comunità ferite. La sua attenzione per chi soffre, la sua voce a favore degli ultimi, la sua fede profonda e il suo spirito di servizio rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. In questo momento di grande dolore per tutta la comunità cristiana, ci stringiamo in preghiera, riconoscenti per il cammino che Papa Francesco ha tracciato e per l’eredità spirituale e morale che lascia al mondo intero».


«Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre – ha scritto Presidente del Consiglio comunale di Senigallia, Massimo Bello -. Il Vescovo di Roma se ne è andato questa mattina, nella giornata del Lunedì dell’Angelo. Il Santo Padre ha rappresentato e incarnato la misericordia e la solidarietà della Chiesa nei confronti dei più deboli e per quanti soffrono. Con Papa Francesco, la Chiesa ha segnato un sussulto straordinario di rinnovamento, di passione, di forza e di cambiamento, che ha coinvolto tutta la comunità cristiana. E non solo. È stato un profeta della Chiesa, dalla parte dei più deboli e impegnato a diffondere la parola di Dio. Un Papa senza barriere, aperto al dialogo con il mondo. Il suo ministero papale ha dato speranza a ciascuno di noi. La sua scomparsa ci addolora profondamente perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Papa Francesco è riuscito a chiedere al mondo intero di avere il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che “non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”. Il mio cordoglio e quello dell’intero Consiglio comunale di Senigallia per la scomparsa di Papa Francesco, Lo salutiamo, con il cuore colmo di tristezza, consapevoli che adesso è nella pace del Signore».

Il sindaco Signorini con Papa Francesco

«Con profonda commozione apprendo della scomparsa di Papa Francesco – ha postato sui Social il sindaco di Falconara, Stefania Signorini – Ho avuto l’onore e la fortuna di incontrarlo personalmente: un momento che porterò per sempre nel cuore. Che il tuo esempio continui a guidarci ogni giorno».

Papa Francesco con il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo

«Con profondo dispiacere apprendiamo la scomparsa di Papa Francesco. Il Papa che ha voluto orientare il suo Pontificato verso i più deboli, gli immigrati, gli emarginati. Il Papa più vicino ai poveri». Così, il Comune di Fabriano in un lungo post sulla propria pagina Social.
«Già la scelta del nome Francesco rappresentava il suo programma pontificale. Come meta della sua prima visita ufficiale scelse Lampedusa, per rendere omaggio ai migranti senza nome, vittime del sogno infranto di un futuro più dignitoso. Un pontificato caratterizzato da umiltà e semplicità. Rivoluzionario anche nel linguaggio e nello stile comunicativo della Chiesa Cattolica, che si è aperta ai laici e ai ruoli istituzionali delle donne. Una Chiesa più vicina alle persone, meno istituzionale e più umana. Vicina anche alla nostra Fabriano, che non ha dimenticato nelle sue parole e nelle sue preghiere, ricordando le ferite del terremoto del 2016 in occasione dell’udienza privata del 24 novembre 2023, un incontro emozionante. Ed esprimendo all’Angelus dello scorso dicembre vicinanza ai lavoratori Beko colpiti dalla crisi occupazionale: “Sono vicino ai lavoratori di Siena, Fabriano e Ascoli Piceno che difendono in modo solidale il diritto al lavoro, che è un diritto alla dignità! Che non sia loro tolto il lavoro per motivi economici o finanziari”. Grazie Santo Padre per la sua testimonianza di umanità. Per averci insegnato a non avere paura. Fabriano la ricorderà con affetto».

Papa Francesco a Loreto

«La Città di Loreto accoglie con profonda commozione la notizia della scomparsa di Papa Francesco, un pastore straordinario, guida spirituale di immensa umanità e profonda fede».
Anche il sindaco di Loreto, Moreno Pieroni commenta la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta questa mattina a Roma. Il primo cittadino della Città Mariana, da sempre meta particolarmente amata dai Pontefici, non manca di ricordare la visita di Francesco del 25 marzo 2019.
«Il legame di Loreto con il Santo Padre è stato importante – dice Pieroni – rafforzato dalla sua visita del 25 marzo 2019 al Santuario della Santa Casa. In quella giornata indimenticabile, Papa Francesco volle affidare a Maria, nella nostra amata città mariana, i giovani e le famiglie, lasciandoci parole di speranza e gesti di immensa tenerezza. Con semplicità e forza spirituale, seppe parlare al cuore di tutti, con quella vicinanza alla gente che è stata la cifra distintiva di tutto il suo pontificato. Quella visita resterà scolpita nella memoria della nostra comunità come un dono prezioso, che ci impegniamo a custodire e onorare. Sono certo che la sua eredità spirituale continuerà a guidarci nel cammino della fede e della solidarietà».

(In aggiornamento)

(Redazione CA)



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