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Il Papa dei giovani,
a Loreto da tutta Italia:
«Emozione unica, ci tocca il cuore»

LE TESTIMONIANZE in Piazza della Madonna: "Ho pianto alla firma della lettera sinodale", "Un Papa per i giovani che dà consigli giusti, saggi, mirati e molto molto efficaci"

 

di Lorenzo Agostinelli

L’attesa è stata lunga, i primi fedeli sono arrivati all’alba verso le 5.30, ma la visita di Papa Francesco a Loreto è stata una grande festa. Quando tutto è iniziato erano le otto di stamattina ed un piazza che inizia ad essere piena si svegliava con canzoni e balli, per tenere alto lo spirito ed aspettare l’arrivo del Santo Padre. Quando è arrivato, in punta di piedi, a Porta Marina, dal retro, si è recato velocemente nella Santa Casa dove ha rifiutato il bacia mano di tutti, preferendo un abbraccio simbolico rispondeva repentinamente lo speaker, prima di celebrare la funzione e concedersi ai fedeli. Ai giovani, agli ammalati e a chi ne aveva più bisogno. Il Papa ha lanciato un messaggio di speranza “Penso a Loreto come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della vocazione alla scuola di Maria!”; un messaggio a non abbandonare chi ha bisogno, ma ad andare contro corrente. Dette poche, semplici ma importanti parole si è concesso ai pellegrini della piazza, sfilando tra loro, fermandosi a benedire i bambini e a consolare i bisognosi. Papa Francesco ha saputo evocare emozioni in ognuno dei presenti, è stato capace di far provare sentimenti diversi a persone diverse. Persone delle quali abbiamo raccolto delle testimonianze, per raccontare ciò che questa grande festa è stata per i fedeli.

Il Papa di tutti, anche delle semplici voci che abbiamo raccolto oggi in piazza della Madonna. Per Mariabeatrice non è la prima volta che vede Papa Francesco dal vivo ma ha sentito che tutto è stato diverso questa volta. La ragazza Loretana ci ha raccontato che oggi c’era qualcosa di diverso: “Oggi per me c’era soltanto lui senza tutta la cornice, seppur essenziale, che caratterizza la GMG (Giornata Mondiale della Gioventù). Oggi a differenza delle altre volte ho incrociato per pochi secondi il suo sguardo, l’ho guardato e subito mi sono scesi dei lacrimoni incontrollati. – ci dice emozionata la ragazza ancora incredula – La firma della lettera a tutti i giovani del mondo, avvenuta qui, è per me un grande motivo di gioia accompagnata da un sentimento di responsabilità nei confronti di tutti i miei coetanei, soprattutto quelli che ancora non hanno potuto sperimentare la bellezza di una vita vissuta con Gesù affianco. Mi aspetto che il Centro Giovanni Paolo II sia un centro aperto ai cuori dei giovani, che li aiuti a fare passi belli e audaci per costruire una società basata sulla solidarietà, sul rispetto e l attenzione ai nostri fratelli. Ah e il Papa si aspetti che andremo a ringraziarlo a Roma!!!”.

Anna invece è una ragazza di Trani, è la prima volta che vede il Papa dal vivo e la quinta volta che visita la città mariana: “ È stata una giornata bella intensa; nonostante l’abbiamo visto soltanto dal maxi schermo, tanta era la folla presente, è stato bellissimo e molto forte. Per me la vicinanza dei giovani alla fede è fondamentale visto che raccoglieranno la nostra eredità, è una questione che ci tocca e vedere così tanti giovani presenti è molto toccante.
Giuseppina arriva dalla provincia di Crotone e, in un momento di relax dopo l’arrivo del Santo Padre, ci concede un sorriso e poche frasi: “Vedere il pontefice così da vicino è fantastico, meraviglioso – ci dice leggermente emozionata – Un Papa per i giovani che dà consigli giusti, saggi, mirati e molto molto efficaci. Riesce a toccarci il cuore con la sua semplicità. La concretezza che dimostra poi è la sua e la nostra forza”. E con gli occhi lucidi, pieni di gioia e speranza si allontana portandosi la nsotra chiacchierata con sé.

C’è poi Mariano che non è un pellegrino, è un lavoratore di Loreto, anche lui di origini argentine come il Santo Padre. Un po’ emozionato, ed indaffarato vista la mole di gente che affollava il bar, ci confessa la sua felicità per questa visita: “Sai, pur lavorando ed essendo indaffarato, sono molto contento della visita del Santo Padre. Io e la mia famiglia siamo argentini – infatti troviamo la bandiera argentina affianco a quella vaticana, esposte sul tendone del bar – e lo sentiamo come un legame particolare”.  Daniela si è fatta quattordici ore di autobus per essere presente. La trasferta dalla provincia di Reggio Calabria è stata lunga ed estenuante ma la ragazza, con la felicità negli occhi, non ha alcun rimorso: “È la prima volta che vede Papa Francesco dal vivo ed è la prima volta che vengo a Loreto. Le ore di pullman fatte per arrivare hanno valso la pena: è ed è stata un esperienza emozionante. Faccio parte dell’Unitalsi e ci sentiamo molto rappresentati dal messaggio che ha lanciato oggi. Ha parlato di andare contro corrente, ha parlato di non abbandonare anziani e giovani. Mi identifico molto nelle parole che ha detto oggi, non avere paura ma andare contro corrente”. Un esperienza che, ha toccato molto la ragazza, ripartita felice ed appagata della grande festa che è stata oggi la visita di Papa Francesco a Loreto.

Alcuni scout di Jesi e Macerata. Non appena i pellegrini sono defluiti da piazza della Madonna, al termine della mattinata di festa, proprio i gruppi di scout si sono impegnati a ripulire il selciato di piazza della Madonna dai rifiuti lasciati dai pellegrini

 

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