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Aerdorica, Cgil all’attacco di Massei:
«Non c’è volontà di evitare gli esuberi»

SANZIO - Cisl e Uil invitano ad abbassare i toni, ma si rompe il fronte sindacale. Polemica anche sul bando per la vendita delle quote. "Nessuna garanzia per i lavoratori". L'amministratore unico replica: "Sono stata io ad adeguare gli stipendi al contratto nazionale"

(Foto d’archivio)

 

Vertenza Aerdorica la tregua raggiunta in prefettura è già finita. Clima sempre più teso tra azienda e lavoratori a due giorni dal primo incontro sulla procedura di licenziamento collettivo. E si spacca anche il fronte sindacale con Cgil che va all’attacco della società di gestione del Sanzio e Cisl e Uil che invitano ad abbassare i toni ed a tenere i nervi saldi in vista dell’incontro di giovedì. Sul tavolo c’è la procedura di mobilità per 30 dipendenti per arrivare a quei 1,5 milioni di taglio al costo del personale chiesto dal tecnico nominato dal tribunale fallimentare. In attesa del faccia a faccia di dopodomani, Filt Cgil taccia di comportamento antisindacale l’amministratrice unica, Federica Massei, rispetto alle trattative in corso. L’indice è puntato contro l’avvio della riorganizzazione degli orari di lavoro. «Nonostante una messa in mora degli atteggiamenti unilaterali, fatta anche davanti al vice prefetto, l’amministratrice continua ad attuare gli orari spezzati con nastri orari lunghissimi non rispettosi delle leggi sull’orario di lavoro e di quelle sul contratto nazionale − denuncia Valeria Talevi, segretario regionale di categoria − La crisi di Aerdorica spa non può giustificare gli abusi sulle maestranze che si sono sempre dimostrate disponibili e hanno garantito l’operatività dello scalo». Atteggiamenti, quelli dell’azienda nei confronti dei lavoratori che la Cgil definisce «provocatori ed il tentativo di non voler trovare soluzioni alternative agli esuberi». Il sindacato di via I maggio alza il tiro dichiarandosi pronto ad «assicurare tutela legale a tutti i lavoratori anche attraverso la richiesta di intervento da parte degli organi di controllo ed ispettivi qualora ravvisi azioni contrarie alle leggi e alle norme contrattuali. Gli esuberi − sottolinea − non possono diventare un’arma di ricatto alla riduzione dei salari».

Talevi torna poi a puntare il dito contro le disparità di trattamento dei lavoratori con le categorie non operative alle quali «non è stato chiesto alcun sacrificio né in termini di orari né in termini di riduzioni salariali significative».

Non si fa attendere la risposta dell’amministratrice Massei. «Nessuna normativa e nessuna clausola del contratto è stata violata e verrà violata nell’applicazione dei turni di lavoro. Semmai preme ricordare che è stata proprio l’attuale amministratice a regolarizzare le retribuzioni dei lavoratori al vigente Ccnl, dopo che era stato firmato l’accordo tra le sigle sindacali e il precedente organo amministrativo per bloccare l’adeguamento contrattuale sin da settembre 2014. L’atteggiamento assunto da Filt Cgil Marche − prosegue Massei − è lontano da un approccio costruttivo, pacificatore e mediatore che dovrebbe mirare a proporre un nuovo accordo, dopo l’esito negativo del referendum fatto sulla proposta avanzata dalla stessa azienda, che, voglio ricordare, non prevedeva licenziamenti».

Invita ad abbassare i toni della discussione Giorgio Andreani, segretario di Uiltrasporti Marche, per «creare le condizioni giuste per andare giovedì al tavolo di confronto. Nell’ambito della discussione in queste ultime settimane tra Aerdorica e le organizzaizoni sindacali è prevalsa la contrapposizione facendo venire meno l’obiettivo principale che è il rilancio della società di gestione dell’Aeroporto delle Marche: condizione necessaria per salvare l’aeroporto marchigiano, l’occupazione e la qualità del lavoro». E Andreani chiede che la vicenda dell’Aeroporto delle Marche arrivi sul tavolo del Governo, adottando una strategia simile a quella che ha visto il rilancio del porto di Ancona, divenuto autorità di sistema. «Il Sanzio ha un valore che va al di la del territorio regionale. Il Governo è l’unico soggetto che può dare seguito al piano nazionale degli aeroporti che identifica lo scalo delle Marche come aeroporto regionale strategico. Solo così si potrebbe dare al nostro scalo quel giusto ruolo che merita, e dare una prospettiva solida ai lavoratori di Aerdorica e a tutto l’indotto».
Invito alla calma anche dal segretario Filt Cisl Marche, Roberto Ascani che afferma: «la priorità resta adesso evitare i 30 licenziamenti, poi affronteremo con pazienza e determinazione le altre problematiche che stanno emergendo in questi giorni».

IL BANDO PER L’ACQUISIZIONE

A correre in parallelo alla vertenza per salvare Aerdorica anche il bando per l’acquisizione del Sanzio. Il documento dovrebbe essere pubblicato ed aprirsi la prossima settimana. E non mancherebbero manifestazioni di interesse, ma la spada di Damocle del fallimento potrebbe spingere i potenziali acquirenti a fare melina, in attesa della sentenza del tribunale. Ma anche sull’avviso pubblico la Cgil lancia l’allarme: «non esistono garanzie sui livelli occupazionali − riprende Talevi −. Non esiste, infatti, nel bando alcuna clausola sociale per la tutela dei lavoratori ma solo la previsione di un punteggio in più per chi assume il personale di Aerdorica. Quindi, garanzie deboli e poco esigibili; per questo, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente alla Giunta regionale».

 

 

 

 

 



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