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Coronavirus, a spasso o in bicicletta:
quattro denunce in due giorni

FABRIANO - Gli agenti della Polizia locale sono impegnati nel monitoraggio costante di chi viola le limitazioni agli spostamenti imposte dal governo. Tra ieri e oggi hanno deferito all'autorità giudiziaria 2 giovani, un 57enne e un ciclista di Esanatoglia che si muovevano in città senza obiettive necessità

La polizia locale di Fabriano impegnata nei controlli su strada (foto d’archivio)

 

 

Coronavirus, controlli su strada per monitorare gli spostamenti dei fabrianesi: quattro denunce in due giorni. Anche la Polizia locale di Fabriano è impegnata a verificare se chi esce di casa è spinto da reali e giustificate motivazioni dettate dallo stato di necessità, secondo le regole introdotte dal Dpcm dell’11 marzo. Ieri gli agenti hanno identificato e denunciato un ciclista che aveva inforcato la bici partendo da Esanatoglia per farsi un giro fino alla città della carta. Stamattina sono stati fermati e controllati due stranieri 30enni, residenti in altri Comuni, che passeggiavano tranquillamente nelle vicinanze della stazione ferroviaria senza motivo. Secondo le regole vigenti si può lasciare la propria abitazione solo per compravate esigenze di lavoro, situazione di necessità, motivi di salute e per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza. Oggi pomeriggio è stato deferito all’autorità per lo stesso motivo un fabrianese di 57 anni che non ha saputo spiegare agli agenti perché si trovava fuori casa. Tra le scuse addotte anche quella di essere andato a bere qualcosa al bar. Anche in questo caso è fioccata una denuncia ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale.

Sono molto severe le sanzioni per chi viola le limitazioni agli spostamenti. Chi esce di casa senza necessità obiettive rischia l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro (art.650 del codice penale) per inosservanza di un provvedimento di un’autorità. Nel decreto del Presidente del Congilio dei Ministri in caso di situazioni più gravi vengono menzionati anche altri articoli del codice penale tra cui quello di resistenza a pubblico ufficiale o minaccia a un corpo politico/amministrativo/giudiziario. Più pesanti le sanzioni per chi viola la quarantena che rischia l’arresto immediato e il carcere ai sensi dell’articolo 452 del codice penale (reati contro la salute pubblica) con pene che possono arrivare fino a 12 anni di reclusione.



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