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I nodi dell’ospedale Profili:
medici e infermieri precari,
a rischio il piano ferie

FABRIANO - Non mancano soltanto i pediatri e il punto Nascita all'ospedale. Il sindaco Santarelli si è confrontato con i primari e con l'arrivo della bella stagione potrebbero ridursi ancora di più i servizi perchè molti contratti a termine di sanitari e paramedici stanno per scadere. Il primo cittadino pentastellato critico anche con il Ministero: «Sono mesi che da Roma mi viene promesso un incontro a breve. Non si può intervenire solo e sempre quando si verificano emergenze o scandali»

L’ospedale di Fabriano ‘Engles Profili’ (foto Giusy Marinelli)

 

Proseguono i disagi all’ospedale di Fabriano. La riapertura del punto nascita è condizionata al giudizio del Tar Marche, atteso per il prossimo 22 maggio. La rianimazione del reparto di Pediatria o almeno l’implementazione degli orari di apertura dell’ambulatorio è, invece, collegata l’assunzione di medici che però tarda ad essere attuata. Non basta. La stagione estiva si avvicina e oltre al consueto piano di ridimensionamento dei posti letto messo in atto in tutti i presidi ospedalieri, la presenza di tanti sanitari e infermieri precari in molti reparti di quello fabrianese mette a rischio l’elaborazione del piano ferie per il personale. A lanciare l’allarme è il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che la scorsa settimana ha incontrato primari e i facente funzione nei vari reparti dell’ospedale ‘Profili’ per tastare il polso della situazione. «Sono diverse le situazioni che potrebbero sbloccarsi a breve se solo ci fosse la volontà di farlo. Ad esempio c’è un avviso per titoli per infermieri pubblicato da Area Vasta 2 per il quale manca la graduatoria con 1.200 domande. Ci sono richieste di mobilità in entrata con tanto di nullaosta da parte delle strutture di provenienza per un tecnico di radiologia e uno per urologia ma non vengono attivate le mobilità – sottolinea il primo cittadino fabrianese -. La cosa più scandalosa è che sono disponibili 5 pediatri che però la Regione sarebbe intenzionata a destinare a Fabriano solo se il Tar dovesse accogliere il nostro ricorso. La stessa Regione che si è costituita contro la richiesta di sospensiva lega la dotazione di 5 figure fondamentali per il nostro ospedale proprio alla sentenza del Tar. Continua il balletto ridicolo di regione e Asur».

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

La carenza di camici bianchi e infermieri, molti dei quali assunti con contratto a tempo determinato, mette inoltre a rischio il piano ferie estivo che permette il godimento delle pause al personale, riducendo per prassi ogni anno il numero di letti e l’attività dei singoli reparti. «Rischiamo di non riuscire a fare il piano ferie a causa un elevato numero di tempi determinati che stanno per arrivare a scadenza. – conferma Santarelli – Serve urgentemente una manovra per stabilizzare queste figure professionali sia mediche che infermieristiche o la conseguenza potrebbe essere la paralisi dell’intera struttura ospedaliera. Per questo motivo a breve convocherò una riunione ufficiale con primari e facenti funzione alla quale saranno chiamati a partecipare ancheil direttore generale dell’Asur Marche, Alessandro Marini, il direttore sanitario dell’ospedale, Stefania Mancinelli e il direttore sanitario dell’Asur Marche, Nadia Storti. E’ necessario che venga reso noto quale è il piano per il nostro ospedale anche perchè non vogliamo che a subire le conseguenze di questa gestione criminosa sia non solo l’ospedale Profili ma anche le strutture minori come quella di Sassoferrato che rischia di essere prosciugata per tappare i buchi».

Un protesta per la soppressione del Punto Nascita e il ridimensionamento del reparto di Pediatria davanti all’ospedale Profili

Il sindaco pentastellato di Fabriano non lesina critiche neppure per il Ministero della Salute. «Non posso non denunciare anche il silenzio da parte del Ministero che interpellato più volte e informato costantemente non sembra aver percepito la gravità della situazione. Sono mesi che da Roma mi viene promesso un incontro a breve e seppur comprenda benissimo quanti e quali situazioni più gravi devono essere affrontate a livello nazionale, ritengo che non si possa intervenire solo e sempre quando si verificano le emergenze o gli scandali».



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