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Latini (Liste civiche):
«L’ospedale è degli osimani.
Possiamo riprendercelo»

BALLOTTAGGIO - Per legge il Ss. Benvenuto e Rocco dovrebbe essere completamente funzionante,«ma in realtà non è più cosi – scrivono i movimenti civici che sostengono il candidato sindaco al secondo turno di domenica - Pugnaloni non si è mai preoccupato di farla rispettare consentendo il suo smantellamento»

Dino Latini segue lo spoglio delle schede dalla sede elettorale delle Liste civiche (foto Domenico Cappella)

Dino Latini entra nella scuola Bruno da Osimo per votare al seggio numero 3

 

Pacta sunt servanda’. I patti vanno rispettati e dunque l’Ospedale di Osimo deve tornare quello che era durante l’amministrazione comunale delle Liste Civiche,«prima della resa incondizionata di Pugnaloni che ha permesso che il presidio ospedaliero osimano diventasse una succursale di serie B dell’Inrca di Ancona, in barba agli accordi presi con la Regione e soprattutto contrariamente a quanto previsto dalla Legge Regionale 38/2012». A scriverlo in una nota a 4 giorni dal voto del ballottaggio sono i movimenti civici che sostengono la candidatura a sindaco di Dino Latini. «Il Piano sanitario 2012/2014,- prosegue il comunicato – recependo il protocollo d’intesa stipulato da Regione Marche con i Comuni di Osimo e di Loreto, aveva infatti confermato la permanenza di tutti i “…servizi sanitari essenziali ai bisogni del territorio…” presenti alla data di approvazione della legge. Ma c’è di più. La legge regionale di fatto ha accolto quanto richiesto dalla Mozione del Consiglio comunale di Osimo n. 3/2011 (sindaco Simoncini) che “Ribadiva con fermezza, nelle more della realizzazione dell’ospedale di rete, la necessità di mantenere la piena efficienza e operatività dell’Ospedale SS. Benvenuto e Rocco”. Tale importante Atto amministrativo del massimo consesso cittadino è stato votato all’unanimità da tutti i consiglieri, compreso Pugnaloni (allora consigliere di minoranza). La previsione, è stata peraltro confermata anche nell’ultimo Piano Sanitario Regionale 2019/2021 (L.R. 81/2019) in cui si specifica che la futura realizzazione dell’ospedale di rete Ancona sud – Inrca sarà “in sostituzione dei nosocomi già presenti, che verranno riconvertiti in strutture territoriali per la garanzia della continuità assistenziale».

Secondo le Liste civiche, insomma, Pugnaloni avrebbe «tradito 3 volte Osimo e gli osimani: consentendo lo smantellamento del SS. Benvenuto e Rocco contro le previsioni dei Piani sanitari regionali, venendo meno al ruolo stabilito dalla Legge di garante della salute del cittadino quale massima Autorità sanitaria territoriale, rimangiandosi il voto e l’impegno espresso in Consiglio comunale di preservare e potenziare le strutture sanitarie esistenti in attesa della futura realizzazione dell’ospedale di rete. Il 9 giugno gli osimani avranno la possibilità di riprendere il cammino interrotto, di vedere ristabilito l’Ospedale della città con tutti i reparti funzionanti (come prevede la Legge), di acquisire e riconvertire il Muzio Gallo in RSA a prezzi accessibili a tutti e di avere un sindaco che combatte per gli interessi della città e non per quelli del partito, un sindaco che sia degli osimani e che si impegni ogni giorno per garantire il meglio ad Osimo».



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