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Caterpillar, si apre uno spiraglio con Imr:
l’azienda concede una proroga
alla scadenza della procedura di mobilità

ROMA - La multinazionale disponibile a procrastinare l'iter per i licenziamenti in corso per 15 giorni, tempo utile per perfezionare un accordo con il gruppo del settore automotive di Carate Brianza, pronto a rilevare gli asset con tutti i 189 lavoratori, portando nello stabilimento marchigiano le produzioni che altrimenti sarebbero trasferite in Polonia. Soddisfazione per il piano di reindustrializzazione delle organizzazioni sindacali all'esito del tavolo convocato oggi al Mise. Il sindaco Bacci: «E’ fatta, grazie a tutti»

I lavoratori della Caterpillar Jesi oggi a Roma

 

 

«Si riapre finalmente una prospettiva per i lavoratori della Caterpillar di Jesi grazie all’interessamento della Imr, società italiana del settore automotive indirettamente partecipata da Cassa deposti e prestiti con 1.500 dipendenti in Italia, oggi presente all’incontro. Contestualmente la Caterpillar si è detta pronta a prorogare la procedura di licenziamento in corso anche se per soli 15 giorni, tempo entro cui dovrebbe perfezionare un accordo con Imr». Lo dichiarano in una nota Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, all’esito del tavolo convocato per oggi pomeriggio al Mise. La società Imr ha depositato la scorsa settimana, con un altro gruppo industriale e un fondo di investimento, la manifestazione d’interesse per l’acquisizione dello stabilimento di Jesi.

Oggi con gli operai della Caterpillar a Roma anche i consiglieri comunali di opposizione Lorenzo Fiordelmondo (Pd) e Samuele Animali (Jesi in Comune)

«Imr è stata già impegnata – spiegano Bocchi e Ficco – in altre operazioni di reindustrializzazione col Ministero dello Sviluppo economico e si è detta pronta ad assumere tutti i 189 lavoratori della Caterpillar di Jesi, riportando in Italia alcune produzioni attualmente allocate in Polonia. È un punto positivo da cui partire, anche se i prossimi 15 giorni dovranno servire ad approfondire il piano industriale e a verificare la solidità del progetto. Le cocenti delusioni degli ultimi anni in tema di reindustrializzazioni ci invitano alla massima prudenza, ma naturalmente occorre perseguire ogni strada che possa offrire un futuro lavorativo». «Se tutto il resto troverà una soluzione, si porrà poi il tema – concludono Bocchi e Ficco – della continuità dei rapporti di lavoro e quindi anche degli ammortizzatori sociali necessari ad accompagnare il processo. Sarebbe utile che si rendesse finalmente possibile l’utilizzo della cassa per transizione, introdotta dalla legge di stabilità ma ancora in attesa dei decreti attuativi. In ogni caso domani è previsto già un incontro in regione ed entro il 10 marzo il Mise dovrà riconvocarci».

Soddisfazione espressa anche dal segretario nazionale della Fim Cisl.con delega all’ automotive, Ferdinando Uliano e da Stefano Boschini del’ufficio sindacale nazionale settore auto. «Finalmente dopo mesi di lotta per impedire la chiusura e i licenziamenti dei lavoratori di Caterpillar, oggi è sicuramente una giornata positiva. Finalmente ci è stato presentato nel vertice ministeriale, oltre alla società Caterpillar, presente anche la Imr di Carate Brianza, interessata ad un progetto industriale ed occupazionale per la totalità dei lavoratori. La Caterpillar, in data 10 dicembre 2021, aveva comunicato la volontà di chiudere lo stabilimento di Jesi, dopo aver aperto la procedura di licenziamento collettivo per oltre 189 lavoratori, non ha mai voluto accogliere la richiesta sindacale di sospendere il provvedimento per consentire ad eventuali soggetti industriali di avanzare manifestazioni d interesse. Nonostante ciò, nelle ultime settimane alcune società hanno visitato il sito e Imr ha avanzato una proposta di acquisizione. A fronte di questa disponibilità, Caterpillar ha dichiarato la disponibilità a sospendere per 15 giorni la procedura di mobilità, per consentire la formalizzazione dell’accordo tra i due soggetti».

Imr, che opera nel settore dell’automotive ed è presente in Germania, Spagna e Polonia si è dichiarata disponibile a rilevare gli asset di Caterpillar con tutti i 189 lavoratori oggi presenti, portando nello stabilimento marchigiano le produzioni che altrimenti sarebbero trasferite in Polonia. «Il progetto – prosegue la nota della Fim Cisl – prevede la realizzazione di produzioni diverse da quelle fin qui svolte. Giudichiamo positivamente l’interessamento di Imr, ritenendo però che la durata della sospensione dei licenziamenti collettivi debba accompagnare i lavoratori fino all’acquisizione definitiva da parte di Imr e la definizione di un accordo sindacale, che per noi, dovrà salvaguardare tutta la forza occupazionale: sia i lavoratori diretti che quelli in staff leasing. Si tratta di un’operazione complessa di reindustrializzazione per la quale sarà necessario un periodo certamente lungo. Si dovrà inoltre concordare tutti gli strumenti utili per consentire la riconversione delle produzioni e la formazione dei lavoratori. Domani è previsto un incontro in Regione Marche nel quale proseguirà il confronto tra le parti per sospendere la procedura di licenziamento attivata da Caterpillar».

Mirco Rota della Fiom Cgil nazionale e Tiziano Beldomenico segretario generale Fiom-Cgil Marche spiegano che «nel corso dell’incontro di oggi al Mise sulla vertenza Caterpillare di Jesi , l’azienda ha counicato che è stata valutata come interessante la proposta della Imr che ha intenzione di assumere tutti i 189 lavoratori. La Imr ha 2600 dipendente di cui 1500 in Italia, ed è un’azienda che è già intervenuta in altre operazioni di reindustrializzazione. Nel frattempo è stata accolta la nostra richiesta di proorgare la scadenza della procedura di licenziamento collettivo per 15 giorni. La proroga sarà formalizzata dopo l’incontro di domani presso la Regione Marche. Questo tempo dovrà servire ad avviare le due diligence al fine di approfondire il progetto il progetto di rilancio industriale. La Fiom ritiene molto importante il progetto di reindustrializzazione presentato oggi che dovrà garantire la continuità produttiva e occupazionale nello stabilimento di Jesi. Entro il 10 marzo sarà riconvocato il tavolo del Mise con tutti i soggetti industriali interessati e le parti sociali».

«Finalmente ottime notizie! C’è un’azienda brianzola pronta a rilevare fin da subito lo stabilimento ed assumere tutti i dipendenti. La Caterpillar è ritornata nei suoi passi ed ha concesso altri 15 giorni di tempo per formalizzare la cessione». Commenta così il sindaco di Jesi Massimo Bacci al termine del tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico dove ha partecipato insieme alle varie parti. «Fondamentale l’apertura di questo tavolo al Mise – ha aggiunto il sindaco – perché era tutt’altro che scontato. Merito al ministro Giancarlo Giorgetti per averlo reso possibile, così come ai funzionari del ministero coinvolti che hanno permesso di trovare l’acquirente e di mediare tra le parti». Quindi i ringraziamenti: «Alla Regione Marche e all‘assessore Stefano Aguzzi che ci è stato vicino insieme al presidente Francesco Acquaroli; a Confindustria ed in particolare al suo presidente Pierluigi Bocchini. Grazie alla tenacia e all’impegno delle organizzazioni sindacali che non hanno mai mollato la presa e grazie a tutti coloro, tra consiglieri regionali e comunali, parlamentari, sindaci del territorio, enti e associazioni, che a vario titolo hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione e a raggiungere questo traguardo. È un risultato straordinario per i lavoratori innanzitutto, ma certamente anche per la comunità tutta. Ora avanti con la massima fiducia».



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