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Bar del Cardeto pronto a riaprire,
Nie Wiem lancia l’idea bike sharing
per il parco dei poeti

ANCONA - Pronto alla riapertura il chiosco del parco Scataglini, fortemente voluta dall'associazione Nie Wiem. Obiettivo: entro due anni inserire il polmone verde in una rete cittadina della mobilità sostenibile

Una panoramica del parco del Cardeto all’interno del quale è inserito il vecchio faro

E’ ormai prossimo il giorno in cui Ancona riavrà il suo storico bar nel Parco del Cardeto. Il chiosco che era ormai in disuso da tempo, sarà nuovamente operativo a giorni, grazie all’impegno dell’Associazione Nie Wiem, ed in particolare dei curatori del progetto per conto dell’associazione, Virginia Carpegna e Valerio Cuccaroni.

L’associazione, vincendo il bando di concessione indetto dal Comune, è riuscita ad assicurarsi la gestione dello spazio all’interno del parco urbano a picco sul mare più grande d’Europa. Un luogo fortemente voluto in virtù dello “stretto legame dell’associazione con il Parco del Cardeto” spiega Cuccaroni. D’altronde la prima iniziativa risale al 2003, quando ci fu la passeggiata tributo a Franco Scataglini, celebre poeta anconetano della seconda metà del Novecento e argomento della tesi di laurea di letteratura dello stesso Cuccaroni, con cui l’anno prima aveva vinto il premio Montale per le tesi di laurea. Dal 2010, inoltre, il Parco è intitolato proprio al poeta.

Il nuovo bar non sarà adibito soltanto alla ristorazione, ma comprenderà vari eventi culturali, allo scopo di creare un centro di aggregazione per i giovani (e non) di Ancona. “Non siamo propriamente una catena di barman, ma un’associazione di promozione sociale – dichiara Cuccaroni – e per questo vogliamo sfruttare gli spazi abbandonati della città. Siamo per la cooperazione e non per la concorrenza”.

Valerio Cuccaroni

L’Associazione Nie Wiem riceverà in gestione il bar dal Comune di Ancona per i prossimi 2 anni e lo inserirà in un progetto di “Bellezza e Bontà a chilometro 0” con l’ambizione di inserire il Cardeto in questo lasso di tempo anche in un circuito di “Bike sharing” (servizio di biciclette pubbliche che manca ancora in Ancona), in collaborazione con l’altro soggetto presente nel Cardeto, la cooperativa Hort. Le due ruote potrebbero essere il mezzo per girare l’intero parco urbano, ma non solo: il Cardeto potrebbe diventare uno snodo della rete del bike sharing, insieme a stazione, Tavernelle e piazza Ugo Bassi, dove poter prelevare e lasciare le biciclette pubbliche. La riapertura del chiosco è un gesto di attenzione e cura del Parco, da anni rimasto senza figura responsabile. Il Comune infatti non ha più nominato un delegato per la gestione dell’area verde. Una figura che manca dai tempi dei consiglieri comunali Freddini Sasso e ancora prima Maria Paola Bellini.

Bar ed iniziative, da venerdì crocieristi alla scoperta del Cardeto

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