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«Incontro con l’assessore regionale alla Sanità:
un’inconcludente passerella autocelebrativa»

OSIMO - La vice sindaco Paola Andreoni presente ieri pomeriggio all’assemblea partecipata da Filippo Saltamartini si dice preoccupata «dalle posizioni di chiusura verso le segnalazioni e le problematiche evidenziate. I servizi sanitari territoriali sono estremamente carenti di personale, come pure i lunghi tempi di attesa per le prestazioni in favore dei cittadini»

Paola Andreoni (Pd) durante il suo intervento ieri pomeriggio all’assemblea partecipata dall’assessore regionale Filippo Saltamartini (Lega) nella Sala Maggiore del Comune di Osimo

 

«L’incontro promosso dall’assessore regionale alla sanità Saltamartini tenutosi ieri pomeriggio presso il Comune di Osimo, finalizzato all’acquisizione di idee e contributi per il piano socio-sanitario regionale, si é rivelato una inconcludente passerella autocelebrativa. L’atteggiamento di insofferenza e poco incline all’ascolto dell’assessore regionale Saltamartini ha determinato un risultato assolutamente deludente». A parlare è il vice sindaco di Osimo, Paola Andreoni, assessore con delega ai Servizi Sociali, che ha partecipato all’assemblea inserita nella campagna di ascolto dell’Assessorato regionale alla Sanità in vista della elaborazione e aggiornamento del nuovo strumento socio-sanitario.

«Preoccupa oltremodo le posizioni di chiusura dell’assessore nei confronti delle segnalazioni e delle problematiche evidenziate da alcuni degli intervenuti. – sottolinea Paola Andreoni nel suo comunicato- Chiacchiere di piazza sono state definite dall’assessore, gli inviti a potenziare i servizi sanitari territoriali estremamente carenti di personale, come pure i lunghi tempi di attesa per le prestazioni in favore dei cittadini. Con queste premesse, poche speranze sembrano sussistere per l’Umee ( Unitá Multidisciplinare Etá Evolutiva) di Osimo e Offagna dove manca lo psicologo, il neuropsichiatra infantile e l’assistente sociale; per il consultorio familiare dove manca l’assistente sociale, una ostetrica e il ginecologo; per l’Umea ( Unità Multidisciplinare Età Adulta) dove manca lo psicologo. Più umiltà e più disponibilità all’ascolto favorirebbero l’elaborazione di un piano socio-sanitario regionale rispondente effettivamente ai reali bisogni dei cittadini il cui benessere deve stare al di sopra di interessi partitici e di imbarazzanti protagonismi».



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