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’Sos per l’ospedale’ , le associazioni
convocano un’assemblea pubblica

FABRIANO - Agesci, Croce Azzurra, Fabriano Progressista; Azione Cattolica e il Coordinamento Cittadino Punto Nascita hanno organizzato l'incontro pubblico per illustrare le carenze della sanità dell'entroterra montano. L'invito all'appuntamento di giovedì prossimo al teatro San Giovanni Bosco è stato esteso ai sindaci, agli assessori regionali Saltamartini e Baldelli, alla commissione regionale Salute, a parlamentari, consiglieri regionali e all'arcivescovo di Camerino e Fabriano

Uno striscione esposto in una delle tante manifestazioni di protesta per la sanità a Fabriano

 

Grazie all’interrogazione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera M5S, Simona Lupini, nell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa delle Marche, è arrivato l’annuncio dell’assessore Filippo Saltamartini per un bando di venti ore di attività in Pediatria da assegnare tra Fabriano e Sassoferrato. La difficoltà di attuarlo sarà però collegata alla ricerca di personale che voglia lavorare nell’entroterra montano. Dopo la chiusura del raprto di Ostretricia dell’ospedale ‘Profili’ di Fabriano, dal 2018 anche quello di Pediatria è stato ridimensionato e riconvertito in attività ambulatoriale, dal lunedì al venerdì, per 12 ore al giorno. L’argomento è molto sentito nella città della carta e per il prossimo 9 dicembre alle ore 18, Agesci Fabriano 2; Croce Azzurra Fabriano; Associazione Fabriano Progressista; Azione Cattolica diocesi Fabriano Matelica e il Coordinamento Cittadino Punto Nascita Fabriano hanno scritto una lettera di invito ai sindaci dell’entroterra montano ed hanno convocato al teatro San Giovanni Bosco un’assemblea pubblica per lanciare l’’Sos per l’ospedale’. Non c’è solo la questione degli 8mila bambini fabrianesi e dell’hynterland che attendono la riapertura di Pediatria, ma verranno elencate tutte le altre carenze da colmare per la sanità ospedaliera e territoriale: dal laboratorio analisi, al personale ospedaliero e distrettuale, dalle sale operatorio, all’ala dell’edificio terremotato ancora inagibile, fino al Punto nascita smantellato.

«Siamo un gruppo di associazioni cittadine che da qualche mese si occupa di riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sul progressivo e costante depotenziamento delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali con scadimento della tutela della salute del nostro territorio ed in particolare sulla scelta inaccettabile ed incomprensibile di chiusura del reparto di pediatria dell’ospedale di Fabriano.- si legge nella missiva firmata dalle 5 associazioni – La chiusura del reparto di Pediatria e la trasformazione abusiva in una sorta di attività ambulatoriale per 6 ore nei giorni feriali, senza un atto di deliberativo è l’esempio emblematico del livello di degrado e della disattenzione delle istituzioni, a partire da quella regionale, sul diritto alla salute e in particolare sui diritti dei bambini e dell’infanzia».

«Non si tratta di capricci – prosegue la lettera delle associazioni – ma di Diritti dei Bambini e delle rispettive famiglie. Il Diritto sancito dalla legge Regionale 27 luglio 1998 n. 22 che all’art. 8 recita: “Le malattie che necessitano di particolari interventi specialistici dovranno essere curate con la collaborazione degli specialisti, nei reparti pediatrici escludendo il ricovero nei reparti per adulti” nonché dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dalla Carta Europea del bambino in ospedale che riporta che “Il bambino deve essere assistito insieme ad altri bambini con le stesse caratteristiche psicologiche e non deve essere ricoverato in reparti per adulti“. Per questo motivo abbiamo convocato per il 9 dicembre prossimo un’assemblea pubblica a cui desideriamo che partecipino tutti i sindaci dell’area montana, perchè crediamo che sono l’ultimo argine al continuo depauperamento di queste aree e perchè sappiamo che conoscono sulla propria pelle le difficoltà e le sofferenze dei cittadini».

L’appello finale è quello di mettere al bando la rassegnazione «a questo declino, riteniamo che l’area montana, da Pergola a Camerino, per caratteristiche orografiche, strutturali, produttive e culturali possa rappresentare il nucleo di un’area vasta montana autonoma, che superi i confini provinciali e regionali e si relazioni con la vicina Umbria. – chiudono Agesci, Croce Azzurra; Fabriano Progressista; Azione Cattolica e il Coordinamento Punto Nascita – Desideriamo portare il contributo delle amministrazioni locali all’interno del nuovo piano sanitario, senza la logica egoistica, ma con obiettivi basati sulle esigenze dei cittadini e delle comunità. Vi aspettiamo giovedì 9 dicembre alle ore 18 presso il teatro San Giovanni Bosco di Fabriano in via don Giuseppe Riganelli, 1. L’invito all’incontro è esteso alla Giunta regionale e in particolare all’assessore Saltamartini e all’assessore Baldelli, alla commissione regionale alla Salute, ai parlamentari locali, ai consiglieri regionali locali, al Vescovo di Camerino e Fabriano».



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